Vienna: amnistia ai terroristi

Vienna: amnistia ai terroristi Vienna: amnistia ai terroristi Dirti sulla questione altoatesina «Se ne occupa il Parlamento> ROMA. Sulle «liste nero» dei terroristi altoatesini non c'è ancora un accordo tra Italia e Austria, ma Lamberto Dini ha assicurato ieri al cancelliere Franz. Vranitzky che la questione è adesso all'esame del Parlamento. E cosi, dopo la nettissima chiusura del Presidente Scalfaro 2 anni fa ad Alpbach, qualcosa su questo fronte sembra muoversi. Vranitzky, che è stato ricevuto anche al Quirinale, ha approfittato della sua visita di lavoro a Roma per un incontro con il leader del pds Massimo D'Alema e con il candidalo dello schieramento progressista Romano Prodi. Nessun incontro, invene, con esponenti del Polo. La controversa questiono delle «liste nere» è ormai un punto l'isso di ogni vertice; italo-austriaco. Nel 1993 Scalfari) lasciò intendere che non avrebbe concesso la grazia ai terroristi altoatesini rifugiati in Austria. L'usiate scorsa a Roma, il presidenti: Klestil tornò sull'argomento suggerendo l'opportunità di un provvedimento di clemenza. Scalfaro rispose che la questione, semmai, era di competenza del Parlamento. E ieri Vranitzky, dopo i suoi colloqui al Quirinale e Palazzo Chigi, ha dichiarato: «La richiesta del presidente Klestil è stala avviata da Scalfaro alle autorità competenti e dunque non è ancora in grado di dare una risposta». Ma il tema centrale dei colloqui a Palazzo Chigi è slato quello della recente adesione dell'Austria alla Ve. Dini: «Con questa adesione sparisce finalmente quella macchia bianca che nella carta dell'Unione divideva l'Italia dalla Germania». I due capi di governo hanno sottolineato l'importanza di accelerare il raddoppio della linea ferroviaria Verona-Brennero-Monaco, che prevede l'apertura di un altro tunnel. 1 lavori cominceranno nel 1998. (a.d.r.)