Il generale Cerciello accusa: il pm voleva colpirmi ad ogni costo Di Pietro sbatte la porta di S. MarzollaA. Rapisarda

Il generale Cerciello accusa: il pm voleva colpirmi ad ogni costo Il generale Cerciello accusa: il pm voleva colpirmi ad ogni costo Pi Pietro sbatte la porta «Ho dato le dimissioni, mai più giudice» MILANO. Una lettera ufficiale al Consiglio superiore della magistratura; altre due lettere alla procura di Milano e al presidente della commissione Stragi, Giovanni Pellegrino. Antonio Di Pietro - salvo clamorosi ripensamenti o una altrettanto clamorosa bocciatura delle dimissioni da parte del Csm - è un ex magistrato. Immediate le reazioni politiche, anche se Di Pietro ha ribadito di non essere interessato a una candidatura: «E' un politico nuovo e credibile», ha detto in particolare l'ex presidente Cossiga. Intanto, da Brescia, il generale Giuseppe Cerciello, ex comandante del nucleo regionale di Milano delle Fiamme gialle, attacca l'ex pm di Mani pulite al processo dove è imputato per corruzione. «Di Pietro ha voluto che si tirasse in ballo il mio nome - dice -. Nel carcere di Peschiera ho appreso che i magistrati del pool di Milano volevano far dire al maresciallo Nanocchio il nome di Berlusconi». S. Marzolla, F. Poletti e A. Rapisarda ALLE PAGINE 3 E 6

Luoghi citati: Brescia, Milano