MESSAGGI D'AGGUATO «Volevano coprire il ministro» di Fulvio Milone

MESSAGGI D'AGGUATO «Volevano coprire il ministro» Ufficiali nascosero foto compromettenti di Scotti MESSAGGI D'AGGUATO NAPOLI ASCOSERO le foto che avrebbero con ogni probabilità compromesso la carriera di un ministro. E' questa la tesi dei magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che hanno messo sotto inchiesta due ufficiali della Guardia di Finanza da sempre in prima fila nella lotta alla camorra. Si tratta del tenente colonnello Rolando Santarelli, fino a poche settimane fa uomo di punta della Dia ed attualmente «a disposizione» del comando generale, e del maggiore Mario Venceslai, del Servizio centrale di investigazioni sulla criminalità organizzata. I due ufficiali sono indiziati di favoreggiamento, falso per soppressione e falso materiale. Protagonista dell'inchiesta dei magistrati antimafia di Napoli è l'ex ministro dell'Interno Enzo Scotti, da sei mesi nel mirino dei magistrati perché sospettato di associazione a delinquere di stampo camorristico. I guai per Scotti sono cominciati in seguito alle confessioni di tre boss del crimine organizzato, che lo hanno indicato come uno dei politici legati ad esponenti della mala campana. Dalle pieghe dell'inchiesta è emerso che Santarelli e Venceslai, due ufficiali esperti nella lotta alla camorra, «dimenticarono» di inserire nel fascicolo intestato al capo camorrista Lorenzo Nuvoletta alcune foto compromettenti scattate negli Anni Settanta: ritraevano Scotti in compagnia di Luigi Romano, imprenditore legato a filo doppio con il padrino morto due anni fa e proprietario dell'albergo «Castelsandra» di S. Marco di Castellabate, in provincia di Salerno. Romano è attualmente in carcere con l'accusa di duplice omicidio. Le foto sarebbero state sequestrate nel '90, durante una perquisizione nell'albergo che, secondo l'accusa, era servito alla mala vesuviana come paravento per riciclare i proventi di attività illecite. Invece di essere allegate agli atti dell'inchiesta sulle attività di Nuvoletta e dei suoi uomini, qulle istantanee furono fatte sparire. Per quale motivo? E' quanto vogliono sapere i magi¬ strati, che hanno inviato agli ufficiali della Guardia di Finanza due inviti a comparire. Di certo c'è solo che, quando le foto furono scattate, Luigi Romano era un insospettabile imprenditore e l'ex esponente democristiano non era ancora ministro dell'Interno. I nuovi sviluppi delle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Napoli sul conto di Vincenzo Scotti hanno provocato la dura reazione dell'ex ministro: «Nei rischi amari della politica, soprattutto nel Sud, c'è anche quello di essere invitato ad una manifestazione pubblica in onore del cuoco Carnacina, alla fine degli Anni Settanta, con la partecipazone di tutte le autorità civili e militari e in presenza di persone all'epoca non indagate dalla magistratura - protesta Scotti -. Nel '90 la svolta che ho impresso nella lotta alla mafia, com'è stato riconosciuto dalla stessa magistratura, era così forte da non creare in me alcuna preoccupazione di speculazione politica per le foto scattate in occasione di quella cerimonia. Fulvio Milone L'ex ministro dell'Interno Enzo Scotti è sospettato di associazione a delinquere di stampo camorristico

Luoghi citati: Castellabate, Napoli, Salerno