Avviso di morte per un giudice Nel mirino il pm Amelio

Nel mirino ilpm Amelio Testa d'agnello e una croce a casa del sostituto che indaga sulla corruzione a Palermo Avviso di morte per un giudice Nel mirino ilpm Amelio PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La testa mozzata di un agnello e una croce in un pacco sull'uscio del suo alloggio in un edificio in via Croce Rossa, strada importante di Palermo. Questo è il macabro messaggio lasciato a Erminio Amelio, sostituto procuratore della Repubblica che a Palermo sta dirigendo inchieste che scottano sulle pubbliche amministrazioni locali. L'avvertimento segue di meno di un mese lettere anonime con minacce di morte al procuratore Gian Carlo Caselli e ai suoi sostituti, Francesca Inbergamo e Salvatore De Luca. A questi ultimi, sulle porte di casa, erano state anche tracciate con un punteruolo due croci. Mafia, criminalità comune o «colletti bianchi» corrotti trascinati in giudizio o che temono di esserlo? «Non voglio fare commenti», ha detto perplesso il dottor Amelio, fratello del regista Gianni Amelio (tra i suoi film «Porte aperte» dal romanzo di Leonardo Sciascia), napoletano, da circa quattro anni assegnato a Palermo. Sposato con uri? collega che lavora pure in pretura, Francesca Passaniti, fisico aitante e solida preparazione, Amelio ieri verso le 13,30 ha aperto la porta e ha rinvenuto l'involto. L'ha aperto e si è subito reso conto di tutto. Si è messo in contatto con Caselli, con i carabinieri, la polizia. Le indagini sono state avviate subito nell'edificio situato nel prolungamento di via Libertà, la strada principale di Palermo, che ò sorvegliato nell'ambito dell'operaziuone antimafia dell'esercito «Vespri Siciliani» dai soldati che in questo turtono sono forniti dal 51° battaglione del Genio. E qui sta il punto: i militari di guardia nel palazzo ieri notte e ieri mattina hanno affermato di avere controllato, come sempre, tutte le persone entrate e uscite, prendendo nota dei non condomini, ni quali, secondo gli ordini ricevuti, hanno chiesto dove fossero diretti. Nessun sospetto, nessun indizio a quanto pare. Negli uffici del comando militare Sicilia, un ufficiale ha detto che i soldati della vigilanza hanno riferito di avere svolto il servizio senza problemi. Può darsi che ciò in realtà non sia avvenuto? La sorveglianza dell'edificio è stata disposta dal comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica e affidata ai soldati incaricati di vigilare sugli «obiettivi a rischio» nell'isola proprio per la presenza nel palazzo della coppia di magistrati. Viene sorvegliato tanto il portone principale quanto l'ingresso sul retro da cui si accede alle autorimesse. Non inchieste sulla mafia, ma su alcuni scandali che stanno portando in prigione una dopo l'altra personalità in vista a Palermo come il popolare Franz Gorgone, ex assessore regionale con la de (grande amico di Antonio Gava) all'industria e poi al territorio e per un ventennio presidente del comitato siciliano della Cri. Gorgone è stato in¬ criminato nell'ambito di un'inchiesta coordinata da Amelio sullo smaltimento dei rifiuti ospedalieri, un appalto miliardario. E' anche stato arrestato, sempre su richiesta di Amelio, il dirigente regionale Nicolò Cammarata a pochi giorni dalle sue dimissioni dall'incarico di commissario unico delle Usi di Palermo, una poltrona molto importante. Sono quindici le persone arrestate nelle scorse settimane per questo «caso» che potrebbe assumere risvolti ancor più clamorosi. E altre indagini il sostituto minacciato le sta conducendo al mercato ortofrutticolo, sull'ufficio di collocamento, su medici di Corleone sospettati di aver attestato false invalidità civili. Solo pubblica amministrazione o anche mafia? Come si sa, a Palermo queste due realtà si sfiorano, si uniscono, si confondono e così può darsi che si arrivi anche facilmente agli avvertimenti di tipo mafioso ancorché non lanciati da mafiosi veri e propri. Del resto il risultato, come si vede, è identico. In questo clima ad alta tensione l'altro ieri notte a Vicari, paese a 80 chilometri da Palermo, è stata incendiata la Fiat Regata del medico Luigi Mistretta, 40 anni, consigliere comunale progressista. L'ennesimo attentato a un esponente politico del Palermitano. Antonio Ravidà Il sostituto procuratore di Palermo Erminio Amelio. E' stato destinatario di un messaggio di morte di stampo mafioso