E poi Vodani e Sandri nel monologo all'Erba

SUBURBE & CARENA SUBURBE & CARENA E poi Vodani e Sandri nel monologo all'Erba il NA raccolta dei pezzi più belli. Smorfie, gag, travestimenti. Le Sorelle Suburbe - Tiziana Catalano e Luisella Tamietto - portano al Café Procope dello Juvarra «Il meglio del peggio», uno spettacolo cbe riunisce le loro scene migliori, per la regia di Richi Ferrerò. Dal 29 marzo al primo aprile (alle 22,30), nella scena vuota si alterneranno soubrettes, valchirie, cortigiane, vichinge, ballerine della Belle Epoque, donne d'onore: tutte all'insegna della mimica facciale, della più totale mobilità espressiva e del grottesco più esilaranti. Ancora cabaret, con una vecchia conoscenza. Cesare Vodani sarà al Matteotti di Moncalieri mercoledì 29 con il suo spettacolo «Banditi e comete», firmato a sei mani dallo stesso Vodani con Mazzara e Furnari. Sarcasmo sugli aspetti più o meno paradossali del vivere quotidiano: è questa, come sempre, la chiave artistica del cabarettista torinese. Si va dai personaggi televisivi di qualche anno fa (da Heidi a Mazinga), ai salutisti maniaci, alle serate in birreria. Il tutto accompagnato da tanta musica. Ma la settimana propone anche un'altra «certezza» della scena comica. E' la rassegna «Mi.To Cabaret» dell'Hiroshima Mon Amour a ospitare Marco Carena, martedì 28 marzo. Carena, ormai famoso, torna in via Belfiore sul palco che lo vide incominciare la carriera con i Pipacabisca (Piron, Parassole, Carena, Bianco e Scapecchi); solo più tardi infatti venne San Scemo e il successo tv nel Maurizio Costanzo Show. Persuaso di essere vittima di un'infinita serie di ingiustizie, il giovane impiegato Fabio Angeletti programma furenti vendette, appaganti rivincite, definitive autopunizioni: è questa la traccia, di «Ne ho mangiata troppa», il monologo di Umberto Simonetta e Luca Sandri, che quest'ultimo propone sulla scena dell'Erba, dal 28 marzo al 2 aprile. Lo spettacolo presenta una serie di emozioni contrastanti: comicità e disperazione, rabbia e ironia, umorismo e angoscia. Ad arricchire la trama, le canzoni originali di Giorgio Gaber. «Non si tratta di semplici musiche di accompagnamento - spiega Gaber - ma di vere e proprie canzoni non avulse dal copione, che sono parte integrante della storia. Mi sono divertito a scriverle, si diverte Luca a cantarle ed il pubblico ad ascoltarle...» [cr. e]

Luoghi citati: Mazinga, Moncalieri