INQUINAMENTO Po Senna e Tamigi a confronto

INQUINAMENTO INQUINAMENTO Po, Senna e Tamigi a confronto D ISINQUINARE producendo energia? Non è un paradosso. Accade ogni giorno negli impianti di depurazione dell'Azienda Po Sangone di Torino, dove dalla digestione dei fanghi si ricava gas combustibile. L'area metropolitana torinese che, con i Comuni della cintura, arriva a contare quasi 1,5 milioni di abitanti e 1800 industrie, versa ogni anno nel fiume oltre 230 milioni di metri cubi di liquami. Questi scarichi provengono da un'area di circa 450 chilometri quadrati, appena l'I,2 per cento del territorio che gravita sul Po, ma responsabile di un decimo del carico inquinante complessivo immesso nelle sue acque. Dopo una prima serie di grigliature e vasche di decantazione, i fanghi vengono avviati in serbatoi chiusi dove avviene la digestione che, grazie al lavoro di batteri anaerobi, trasforma la sostanza organica in inorganica. Prima di passare nei digestori secondari (dove dopo 30 giorni si conclude il processo di mineralizzazione) il fango rilascia notevoli quantità di gas biologico, il 70 per cento sotto forma di metano e il restante 30 come anidride carbonica. Una piccola parte di tale gas viene reimmessa nei digestori per alimentare il processo, ma tutto il resto viene raccolto in appositi gasometri per poi essere bruciato nei motogeneratori o nelle caldaie. Ma c'è di più. I tre digestori primari, per favorire l'azione dei batteri, devono essere mantenuti a una temperatura di 33°-35° centigradi. Prima di passare ai digestori secondari (non riscaldati) il fango attraversa uno scambiatore acquafango che permette di recuperare il 90 per cento del calore necessario a tenere in temperatura i digestori primari. Il restante recupero energetico avviene tramite un apposito impianto di cogenerazione che «dispone di 5 rnotori-a..gas-da1500 cv (pari a 1000 Kwh),che.: nel 1993 hanno prodotto circa 19.000 Mwh, cui devono sommarsi altri 7400 Mwh prodotti dalle caldaie. In questo modo il 36 per cento dell'elettricità consumata in quell'anno per il funzionamento di tutti gli impianti di depurazione è stato autoprodotto con questo sistema di riciclo dell'energia e l'Azienda Po Sangone ha potuto risparmiare circa 2900 milioni di lire sulla produzione di energia termica e altri 1800 per l'energia elettrica. Di questa esperienza e, più in generale, del disinquinamento delle acque dei maggiori fiumi d'Italia, Francia e Inghilterra, si parlerà venerdì 31 marzo (al Centro congressi «Torino Incontra», via Nino Costa 8, ore 9,30), nel convegno «Seine, Po, Thames -1 fiumi d'Europa» che l'Azienda Po Sangone, in collaborazione con i suoi omologhi di Londra e Parigi, ha organizzato per fare il punto della situazione e confrontare le diverse strategie di risanamento di queste tre importanti vie d'acqua europee. Andrea Vico livello). Particolare è anche il concetto costruttivo di monoscocca autoportante: nucleo in legno e il resto in materiali compositi a parete semplice più un rinforzo in Titanal (modelli 1S e Domonstration) e doppia parete (3S). La soletta è sinterizzata ad alto peso molecolare con un nuovo procedimento d'impregnazione di grafite e in più trattata con procedimento XF4 ad alto contenuto di fluorina. Il Salomon Prolink è già stato usato nel corso della Coppa del Mondo appena conclusasi a Bormio. Uno degli atleti più impegnati nell'utilizzo di questo sci è Gùnther Mader, ottimo secondo dopo Alberto Tomba in classifica generale. Ecco le impressioni dell'atleta austriaco: «Sono rimasto sorpreso fin dai primi test effettuati l'estate scorsa, soprattutto in discesa libera e SuperG. Nelle discipline veloci questo sci è più stabile e docile, assorbe ogni sollecitazione e migliora il contatto sci-neve». Il Prolink sarà in commercio dalla prossima stagione nei tre modelli descritti. Il prezzo? Probabilmente sfiorerà il milione di lire. Alessandro Rosa

Persone citate: Alberto Tomba, Alessandro Rosa, Andrea Vico, Mader, Senna

Luoghi citati: Bormio, Europa, Francia, Inghilterra, Italia, Londra, Parigi, Torino