IL DETECTIVE RISOLVE I DELITTI CON I FILM

IL DETECTIVE RISOLVE I DELITTI CON I FILM IL DETECTIVE RISOLVE I DELITTI CON I FILM Ernst Jùnger Mantrana <3 Un gioco lavoro, confezionando un noir che la Biblioteca del Vascello ha gradito». Il fantasma. E la sua reggia: il fu cinema Corso, ex Cinepalazzo, sala principe di Torino divorata da un incendio. Dove cercare la chiave dei misteri che si accavallano? Negli affari sempre sull'orlo del codice penale? Nella disfida per conquistare l'egregio locale (De Angelis che vorrebbe trasformarlo in una show-room colma di cucine e salotti e camere da letto e Fiorentino che vorrebbe trasformarlo in una avveniristica sala da ballo)? Falsa pista. Corrado Farina, affidando la parte del killer a un «Don Chisciotte impazzito» (un autentico spettro, un signore dato per disperso), non può che scovare un motivo nobile. L'inchiesta ruoterà, romanticamente, sul «posto al buio», la poltrona rimessa a nuovo da chissà chi nella sfasciata galleria del Corso, un'oasi di velluto cremisi davanti a uno schermo non meno fresco di fabbrica. Qual è il volto dello spettatore solitario? Qual è l'occhio che uccide, ispirandosi a Peeping Tom, «raro» film inglese degli Anni Cinquanta? Già «inventore» nel pubblicitario studio Testa, si decise, «per non dar di testa», a seguire l'assoluta vocazione. «E così - rievoca - girai un paio di lungometraggi, bene accolti dalla critica, meno dagli spettatori. Hanno cambiato faccia, una pellicola tra vampiri e politica, di ambiente sessantottino, protagonista Adolfo Celi, che si impose al Festival di Locamo nel '71. E Babà Yoga, un'avventura della Valentina di Crepax». Come una sceneggiatura esordì anche Un posto al buio, ma...«Ma non diventò un film. Il non felice passo d'avvio di Nuovo Cinema Paradiso minò le intenzioni di Franco Cristaldi. Il produttore rinviò il ciak al varo della legge sul settore. Accadde però che morì prima. Ora il figlio pare voglia rispolverare il copione. Non è l'unico. So che non meglio identificati personaggi subalpini lo hanno notato. Vedrò, vedremo». Gli attori che dovrebbero salire sul set? «Mi lasci sognare: Demi Moore nel ruolo di Carola Fontanesi, la biologa. Indi scelga il regista...». Aspettando che il centenario lumieriano compia il miracolo, uno sguardo ai. fotogrammi che scorrono nel Posto al buio. Il primo a cadere è Lorenzo De Ange- lis, titolare di un mobilificio: in auto, davanti a un passaggio a livello chiuso avrebbe tirato diritto, finendo travolto da un treno. Avrebbe: in realtà, sui binari lo ha scaraventato un camion, scopre Bertorelli, memore di Duel (Spielberg). Il secondo a esalare l'estremo respiro è Carlo Caretto, titolare del cementificio dov'è parcheggiato il camion (che sparirà): muore ingabbiato nella polvere grigia che gli cola insorabilmente addosso come la bianca farina sull'uomo con occhiali a stanghetta di Vampyr, l'opera di Dreyer. Il terzo a soccombere è un boss delle discoteche, Sandro Fiorentino, abbattuto da un lampadario (come non pensare subito a II fantasma dell'Operai). «Il fantasma è la cifra gotica del mio intrigo - avverte Corrado Farina -, l'altra variante rispetto al capolavoro di Frutterò e Lucentini, un giallo classico. Con F & L girai una trasmissione televisiva negli Anni Settanta: loro imbastivano trame poliziesche, Milva e io le visualizzavamo. A Lucentini, più tardi, sottoposi una versione del Posto al buio: non gli dispiacque il congegno narrativo, avanzò invece riserve sullo stile. Eguale remora manifestò la Longanesi. Mi decisi a restaurare il De Martinis & C. Catania. 095-530.900 Par la pubblicità mi LA STAMPA publikompass 10126 torino - Corso m. d'Azeglio 60 Tel. (011) 65.211 - fax 6521500

Luoghi citati: Catania, Torino