Il precedente Tesi sui killer della Piovra di R. Cri.

Il precedente Il precedente Tesi sui killer della Piovra PALERMO. Non è la prima volta che vicende di mafia si intersecano con lavori scolastici. Alessandra Patti si laureò in Scienze politiche nel dicembre del '93 con una tesi di Sociologia sull'omicidio del padre, l'industriale Piero Patti. Un delitto impunito. Nella guerra contro le cosche «ci sono morti di serie A e di serie B - sostenne l'autrice della ricerca -, ci sono quelli ricordati e quelli finiti nel dimenticatoio». Alessandra Patti propose un'unica giornata per commerare tutte, e non singolarmente, le vittime della criminalità organizzata. Così la giovane spiegò la scelta dell'argomento: «Oltre all'omaggio a mio padre e al desiderio di dare un senso a quella morte ingiusta, ho deciso di dare un taglio scientifico alla mia tesi dopo oltre un anno di ricerche durante il quale ho esaminato un gran numero di giornali». Titolo della tesi, scelto assieme al professor Salvatore Costantino, era infatti: «Mafia e informazione. Palermo, 27 febbraio 1985: Piero Patti, una storia». Un capitolo fu dedicato ai giornali e alla trasformazione della società. Ne venne fuori una realtà varia e piena di contraddizioni. «Ho provato disagio, a volte - disse Alessandra Patti - nel leggere articoli nei quali non mi ritrovavo, perché sono stata animata dal fortissimo desiderio di dare una visione, se si vuole di parte, ma consapevole il più possibile di una tragedia che ho vissuto direttamente». Piero Patti fu ucciso la mattina del 27 febbraio del 1985 da un killer in motoretta mentre accompagnava le quattro figlie a scuola. Una di loro, Gaia, di nove anni, fu ferita da un proiettile e rimase in ospedale a lungo. [r. cri.]

Persone citate: Alessandra Patti, Piero Patti, Salvatore Costantino

Luoghi citati: Palermo