Annibaldi: le ricette utili? Flessibilità e formazione di F. Man.

Annibaldi: le ricette utili? Flessibilità e formazione Annibaldi: le ricette utili? Flessibilità e formazione PRIMA lo scontro tra sindacati nazionali e delegati interni a Termoli, poi le polemiche a Mirafiori. Negli ultimi mesi le aziende del gruppo Fiat sono state al centro delle discussioni sul sabato lavorativo. Ma al tempo stesso, in poco più di un anno, il gruppo ha anche assunto oltre 9 mila giovani. Cesare Annibaldi, che dirige le relazioni esterne della Fiat, ha un osservatorio privilegiato da cui vedere come cambia oggi il lavoro in Italia, e con quali conseguenze sulla fabbrica e la società. Dottor Annibaldi, siamo di fronte a una crisi generazionale? Padri che non vogliono o non possono cambiare abitudini di lavoro contro figli che al lavoro si vedono negato l'accesso? «La crisi nei rapporti tra occupati e non occupati è un tema non solo italiano. E non va visto tanto in relazione ai singoli casi aziendali, quanto al contesto internazionale. L'obiettivo che dobbiamo mettere davanti a tutti gli altri è quello dello sviluppo dell'occupazione nel suo complesso, superando gli interessi particolari». Ma c'è chi accusa le aziende di porre i lavoratori di fronte a un «ricatto»: assumiamo solo se voi accettate turni più disagevoli e faticosi... «Questa è solo un'esasperazione polemica. Si può dimostrare facilmente che in questi casi le assunzioni sono state fatte per accrescere l'utilizzo degli impianti, e questo risultato si può ottenere solo aumentando i turni di lavoro». Che cosa serve, allora, per uscire dal conflitto? Regole nuove su orari e lavoro? «Io non userei la parola regole, che richiama l'idea di nuovi vincoli in un sistema legislativo già molto rigido come quello italiano Invece dico che ci vogliono possibilità nuove, strumenti nuovi, bisogna alimentare e stimolare le opportunità». E' un compito che spetta solo al governo, o vorreste coinvolgere anche il sindacato? «Dovremo tutti fare dei passi avanti su questa strada. Certo, sono necessarie nuove leggi, co me ci sono in altri Paesi europei, e quindi governo e Parlamento do vranno occuparsene, ma anche accordi con il sindacato come quello sul costo del lavoro posso no avere la loro funzione». Quello della scarsa flessibi lità non è il solo problema per i giovani. Ci sono sempre più imprenditori, nelle zone «forti» del Paese, che affer¬ mano di non riuscire a trovare dipendenti, nonostante i dati sulla disoccupazione raccontino una realtà diversa... «Sì, ormai la situazione quando si parla di lavoro è fortemente diversificata. Ci sono zone nell'Italia del Nord Est dove è addirittura difficile trovare operai generici, altre dove mancano quelli specializzati. E certo queste diversificazioni territoriali stanno ormai superando il limite fisiologico». C'è un problema di ritardo nella formazione scolastica? «Sulla formazione il sistema italiano è sclerotizzato. C'è un impegno quantitativo, in termini di ore e di docenti, ma in complesso risponde in maniera insufficiente alla domanda. Il sistema statale si sta muovendo e anche noi come Fiat abbiamo firmato di recente un protocollo di intenti con il ministero della Pubblica Istruzione. Ma quello regionale, che è anche quello che incide di più sulla formazione professionale, ha molti problemi, è quello che più ha sofferto per i tagli alla spesa». [f. man.]

Persone citate: Annibaldi, Cesare Annibaldi

Luoghi citati: Italia, Termoli