Commissario Ue «Libertà d'idee in pericolo» di R. I.

Commissario Ue Commissario Ue «Libertà d'idee in pericolo» BOLOGNA. «Accelerare la liberalizzazione nelle telecomunicazioni. Basta con i monopoli». E' l'ultima parola del commissario europeo all'Industria e alle Telecomunicazioni, Martin Bangemann, che ripropone la sua dottrina liberista aprendo un convegno dedicato alla società dell'informazione globale in Europa. «La presenza di monopoli - sostiene Bangemann - è un abuso di posizione dominante sul mercato e fonte di maggior costo per gli utenti. Un problema che vale tanto più per il settore dell'informazione, perché è davvero insopportabile pensare che una persona che possiede la maggior parte dei mezzi di informazione possa impedire agli altri di esprimere le proprie idee, le proprie opinioni». Il richiamo alla posizione di Silvio Berlusconi sul mercato televisivo italiano è chiaro, anche se Bangemann preferisce non fare riferimenti precisi. Annuncia piuttosto che «la Commissione europea deve intervenire preparando un quadro regolamentare appropriato, che significa soprattutto accelerare la liberalizzazione nel settore delle telecomunicazioni, attualmente in corso». Da qui anche la sollecitazione a trasformare in realtà la liberalizzazione dei servizi e infrastrutture di telecomunicazione in programma per il primo gennaio 98. «Spetta a tutti noi - ha detto Bangemann - il compito di tradurre questo principio in realtà, affinché si avvìi l'effettivo decollo della società dell'informazione». E chiedere la deregulation e l'eliminazione dei monopoli significa far si che «tutti possano trarne profitti e non solo i monopolisti» perché, spiega Bangemann «monopolio è sinonimo di tariffe alte». Il commissario Ue, per diplomazia, non cita l'Italia ma la Germania. «Come in Italia, anche in Germania c'è un monopolio nelle telecomunicazioni: infatti, paghiamo dieci volte di più le tariffe telefoniche che negli Stati Uniti. Così abbiamo previsto la deregulation e l'eliminazione dei monopoli pubblici, cioè ne potranno trarre profitto tutti». Per questi motivi «dobbiamo stare attenti a non favorire la collaborazione tra gestori monopolisti - ha detto Bangemann - che possono risolversi in un maggior danno per gli utenti». Sì quindi alla collaborazione tra gestori ma solo «dopo che siano stati tolti i monopoli». [r. i.]

Persone citate: Bangemann, Martin Bangemann, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Bologna, Europa, Germania, Italia, Stati Uniti