Articolo 1 della Costituzione: Dio
Polonia, la Chiesachiede di sancirne il potere supremo Clamorosa iniziativa in vista delle Presidenziali in un Paese sempre più laico Articolo 1 della Costituzione: Dio Polonia, la Chiesachiede di sancirne il potere supremo NELLA TERRA DEL PAPA • ■ ■■ li OUOlT J'ViTU. r mi;- '.ri'- VARSAVIA NOSTRO SERVIZIO La Conferenza Episcopale polacca ha chiesto che la nuova Costituzione riconosca Dio come potere supremo, difenda la vita umana sin dalla concezione, abolisca il concetto di neutralità dello Stato verso religioni e ideologie sostituendolo con quello di «tolleranza». «I concetti di neutralità ideologica dello Stato e di divisione tra Stato e Chiesa possono essere associati all'eliminazione della dimensione religiosa dalla vita pubblica», dice il documento. L'occasione è stata l'attesa ratifica del Concordato tra Polonia e Vaticano. Dal 1989 la Chiesa polacca si è trovata in condizioni di grande vantaggio. La nuova classe politica, prevalentemente cattolica, ha sollecitato la Chiesa a convincere la gente a sopportare i disagi della trasformazione economica, concedendole contropartite in campo legislativo. I leader provenienti dalla destra di Solidarnosc hanno cercato di introdurre nuove leggi consone alla morale cattolica, co- me la legge antiaborto e quella sull'obbligo di seguire i valori cristiani per i mass media. Hanno anche proposto di diminuire le spese dello Stato chiudendo gli asili: «Così la donna tornerà a svolgere il suo ruolo naturale di madre», ha dichiarato il deputato Marek Jurek. Poiché i polacchi per motivi storici sono molto sensibili a ogni tentativo di violazione della li- berta individuale, e le donne in Polonia da cent'anni rivaleggiano con gli uomini nel campo professionale con ottimi risultati, queste proposte «integraliste» hanno prima sbalordito, poi spaventato la maggior parte della popolazione. Nei confronti della Chiesa è nata un'ostilità aperta che è stata sfruttata da Jerzy Urban, ex portavoce del governo comunista, che nel '90 ha fondato un settima¬ nale di satira politica, Nie No, sul quale ha ripetutamente accusato la Chiesa di voler introdurre il «terrore clericale» e appoggiare la trasformazione liberista per creare un proprio impero economico. Ha denunciato l'apertura di negozi nelle sagrestie in cui si vendevano cibo e abiti provenienti dagli aiuti occidentali, e l'importazione di macchinari e auto effettuata dai sacerdoti che non pagavano le tasse doganali sostenendo che si trattava di oggetti di culto. Sfortu natamente per la Chiesa, le de nunce di Nie erano sempre ben documentate. Recentemente anche il quotidiano più diffuso in Polonia, Ga zeta Wyborcza, diretto da Adam Michnik - eroe dell'opposizione anticomunista - ha denunciato le pressioni esercitate sui soldati dai superiori perché assistano alla Messa. Padre Hieronim Rydzyk, direttore della Radio cattolica «Maryja», dice in pubblico che «i non cattolici sono soltanto genta glia». In queste condizioni, l'ostilità verso la Chiesa poteva soltan to crescere, e ormai il 70% della popolazione si dichiara anticleri cale. Per questo la Chiesa teme la vit toria del leader neocomunista Kwasniewski alle Presidenziali di ottobre, ed esige «una Costituzio ne cristiana» per mobilitare i fede li rimasti. Nell'Italia di Papa Wo jtyla può sembrare impossibile, ma la Polonia semper fidelis è un mito del passato. TomaszPìatek L'ex portavoce del governo comunista Jerzy Urban denuncia il «terrore clericale» Il presidente polacco Walesa protagonista di nuove polemiche
Persone citate: Adam Michnik, Del Papa, Jerzy Urban, Kwasniewski, Marek Jurek, Rydzyk, Walesa
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