Eltsin si rimangia la promessa. E Graciov nomina Zhirinovskij colonnello I veterani di Grozny per Clinton

Eltsin si rimangia la promessa. E Graciov nomina Zhirinovskij colonnello Eltsin si rimangia la promessa. E Graciov nomina Zhirinovskij colonnello I veterani di Grozny per Clinton 119 maggio a Mosca una grande parata militare MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bill Clinton - che ha accettato di venire a Mosca per celebrare il cinquantesimo della vittoria nonostante le «riserve» espresse sulla guerra di Cecenia - vedrà sfilare il nove maggio anche i marines russi che hanno preso parte al massacro di Grozny. Eltsin, per convincerlo, gli aveva fatto sapere che non avrebbe messo in campo i carri armati e i missili. Così sarà, almeno sulla Piazza Rossa. Ma i militari hanno insistito perché i combattenti fossero rappresentati e ora si tratterà di vedere se e come il presidente americano ingoierà la pillola. Per quanto riguarda il resto, il Cremlino sfoggerà la sua potenza nella parata militare lungo il Kutuzovskij prospekt, due ore dopo all'incirca. Non si sa ancora se i leaders occidentali ospiti (il cancelliere Kohl non ha ancora deciso se venire a Mosca) torneranno nelle loro ambasciate, dopo la sfilata della Piazza Rossa, o si recheranno anche all'inaugurazione del Mausoleo sulla Collina degl'Inchini. Quello ch'è-certo - lo ha comunicato ufficialmente ieri il vice-ministro della Difesa, generale Toporov - è che le cose si faranno alla grande. Almeno diecimila soldati e ufficiali sfileranno verso il mausoleo, a piedi e a bordo di 240 carri armati e blindati, e di centinaia di pezzi di artiglieria, inclusi i missili, con Vi¬ riedito accompagnamento di 70 aerei ed elicotteri che sorvoleranno a bassa quota la marcia militare. Era da cinque anni che la parata militare non si teneva più. E - ha sottolineato Toporov questa sarà «una volta e mezzo più ridotta» di quelle dei tempi comunisti. Ma ci sarà tutto quello che occorre per soddisfare l'occhio dei veterani e l'orgoglio nazionale dei russi. E se i leaders occidentali storceranno il naso? «Affari loro», replica bruscamente il generale Toporov davanti alle tele¬ camere. La diplomazia internazionale è un conto,' le esigenze propagandistiche interne sono tutt'altra cosa. Comunque sulla Piazza Rossa, anche con la scusa dei lavori in corso, sfileranno solo a piedi. In testa ci saranno quattromila veterani carichi di medaglie, 1500 dei quali appositamente invitati dalle altre Repubbliche dell'ex Unione Sovietica. Le forze armate saranno rappresentate da duemila soldati e ufficiali delle due divisioni che vegliano sulla sicurezza della ca¬ pitale, la Tamanskaja e la Kantemirovskaja, i paracadutisti e la fanteria di marina della Flotta del Nord. Saranno questi ultimi a portare con sé i distaccamenti che hanno operato in Cecenia, e si può scommettere che saranno accolti da un'ovazione. Boris Eltsin, in qualità di comandante supremo, e Pavel Graciov, il ministro della Difesa, attenderanno la parata sull'immenso piazzale antistante il Mausoleo, ed è atteso un discorso celebrativo presidenziale. Nel frattempo il clima patriottico - che non ha nulla da invidiare a quello dei tempi sovietici - sta salendo alle stelle amplificato da tutti i media ufficiali, televisioni in prima fila. Non senza sconcertanti colpi a sorpresa che confermano un'evoluzione inquietante della situazione politica del Paese. Ieri il ministro della Difesa, lasciando di stucco tutti gli osservatori, ha conferito il titolo «straordinario» di tenente colonnello a Vladimir 2iirinovskij. Il leader del partito liberal-democratico poteva vantare fino a ieri il titolo di capitano della riserva. Graciov lo ha elevato di due gradi, cogliendo l'occasione del compimento dei suoi cinquantanni e «per l'esemplare contributo al rafforzamento delle capacità difensive della patria e per il perfezionamento della preparazione delle forze armate della Russia». Dove e come Vladimir Zhirinovskij abbia fornito così rilevanti contributi alla patria non viene precisato nel decreto numero 107 del 27 marzo. Forse il premio lo riceve con un anno e mezzo di ritardo, per aver appoggiato la Costituzione di Boris Eltsin nel dicembre 1993 e per aver tacitamente lasciato bombardare il Parlamento nell'ottobre di quello stesso anno. Chi aveva ancora dei dubbi sul ruolo svolto da Zhirinovskij in questi anni, ora potrà scioglierli. Giuliette Chiesa tina sfilata militare sulla Piazza Rossa negli anni del regime comunista

Luoghi citati: Cecenia, Grozny, Mosca, Russia, Unione Sovietica