«La Voce» torna in edicola con Montanelli imbavagliato

«La Voce» toma in edicola «Prodi, devi lasciare Bologna» Nuovo stampatore, ma la polemica continua «La Voce» toma in edicola COI! Montanelli imbavagliato ROMA. Da ieri sera la Voce sarà stampata nello stabilimento della «Nolvac», la società che stampa per l'Italia centro-meridionale anche il Manifesto, la Voce repubblicana e Liberazione, il settimanale di Rifondazione comunista. Ma ormai la polemica ha rotto gli argini. Sempre ieri si è consumata l'ultima schermaglia tra il cdr del quotidiano e Paolo Liguori per le affermazioni di quest'ultimo nel coreo della rubrica «Fatti e misfatti» su Italia 1. «Liguori definisce "assistenzialismo" la temporanea ospitalità offerta al giornale dalla tipografia di proprietà dell'Eni» si legge nella nota del cdr. «Invitiamo "Studio aperto" a fare qualche inchiesta libera e liberista su fornitori e crediti nelle aziende di famiglia». Un altro fronte, questa volta di riflessione, è stato aperto da Enzo Zuin, uno dei consiglieri di amministrazione della «Piemmei». «Accusare Colasanto di voler boicottare il giornale è ridicolo», ha sottolineato Zuin. «Se in edicola vendiamo 60.000 copie è perché i lettori potenziali non trovano gradito il prodotto, oppure perché ci sono i "bravi" di "don Berlusconi" che ne impediscono l'acquisto?». ) Ir. i.J La prima pagina di ieri

Persone citate: Berlusconi, Colasanto, Enzo Zuin, Liguori, Montanelli, Paolo Liguori

Luoghi citati: Italia, Roma