Sponsorizzazioni, il superlatitante finisce nella rete

Sponsorizzazioni, il superlatitante finisce nella rete Si allarga l'inchiesta su Publitalia, nel mirino anche l'industria di cosmetici Cadey: manette all'amministratore Sponsorizzazioni, il superlatitante finisce nella rete Arrestato in Florida Giovanni Arnaboldi, il faccendiere socio di Vittorio Missoni TORINO. Arresti importanti e rivelazioni sugli sponsor «gonfiati» per gare, campioni e società di alto livello, dal basket al nuoto. Un cocktail di fatture false e fondi neri che emergono dall'inchiesta torinese su Publitalia '80. Dagli ultimi sviluppi la concessionaria di pubblicità della Fininvest è interessata solo indirettamente, ma i colpi messi a segno ieri dalla Guardia di Finanza sono di quelli che portano lontano. L'arresto del superlatitante Arnaboldi. Il pm Marini è arrivato in ufficio, ieri mattina, e ad attenderlo c'era una buona notizia in arrivo da Fort Lauderdale, in Florida: un paio di marshall in collegamento con l'Interpol avevano arrestato Giovanni Arnaboldi, pilota di offshore e faccendiere, latitante dal 30 giugno scorso per 60 miliardi di fatture false, parte delle quali emesse a favore di Publitalia. Un nome nuovo per le indagini: Cadey. Poco dopo, il magistra¬ to e la collega Cristina Bianconi ricevevano una seconda telefonata, questa volta da Piacenza: era del capitano Lucio Redi, comandante della seconda compagnia della Guardia di Finanza di Torino. L'ufficiale aveva appena arrestato Enrico Prati, titolare e amministratore delegato della So.Di.Pro Cadey, la notissima azienda di prodotti di bellezza che sponsorizza fior di programmi televisivi, soprattutto sulle reti Fininvest, a cominciare da «Non è la Rai» di Boncompagni & Ambra. Fatture false e sport. Altri finanzieri, della polizia giudiziaria torinese e del comando di Piacenza, sono stati impegnati nell'arresto di Maria Mutti (responsabile amministrativo della «Cadey»), del dirigente bancario piacentino Giovanni Cantù, e in perquisizioni in alcune città italiane. Sono state arrestate e trasferite in carceri piemontesi altre due persone, mentre tre sono sfuggite alla retata. Si tratterebbe di amministratori di società di pubblicità. Nel seguire le tracce dei rapporti d'affari sospetti di Publitalia, i magistrati torinesi e i loro abili detective si sono imbattuti in un'agenzia di pubblicità, la Publimarketing, rivelatasi una miniera di fatture false. Una vera «cartiera» - nel gergo degli investigatori - che avrebbe «prodotto» una montagna di carte fasulle. In particolare per il mercato delle sponsorizzazioni sportive. Secondo fonti della Procura, il «giro» è di centinaia di miliardi. Coinvolti, e ad alto livello, molti sport: basket, pallavolo, rugby, nuoto, oltre a tutti quelli motoristici, ai quali si erano sinora fermate le indagini torinesi. Nei prossimi giorni potrebbero trapelare nomi famosi di società e atleti che avrebbero beneficiato di generosi e anch'essi noti sponsor, ma a condizioni particolari: i contratti venivano stipulati ufficialmente per una somma cospicua, ma in realtà ridotta del 50 per cento, o di più ancora. Agenzie di pubblicità si incaricavano di compiere il lavoro sporco, emettendo per conto dei clienti sportivi fatture corrispondenti all'importo ufficiale (e perciò gonfiate) a favore delle aziende sponsorizzatrici. Che hanno così potuto accantonare fondi neri per tanti usi. La Mgp e la Gpa di Arnaboldi e Missoni junior (per la bancarotta della seconda società l'ex latitante era inseguito da un ordine di custodia cautelare dei pm milanesi) rientravano in questo sottobosco degli sponsor per lo sport. Ma avevano pure fatto il passo successivo: procuravano contratti pubblicitari a Publitalia. Da Piacenza l'inchiesta riparte dal primo gradino della frode fiscale: gli sponsor. Con una decina di miliardi di fatture false contestate per il momento agli amministratori della «Cadey», e l'inseguimento ai «produttori» latitanti. Già nelle scorse settimane erano stati perquisiti alcuni uffici a Piacenza. In uno era saltato fuori un «documento» sulle regole per gli sponsor sportivi. Un vero manualetto della fattura falsa. Alberto Gaino Giovanni Arnaboldi

Luoghi citati: Florida, Piacenza, Torino