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False fatture sugli arredi Sotto accusa 150 sacerdoti Palermo, sospetta truffa sui contributi regionali False fatture sugli arredi Sotto accusa 150 sacerdoti PALERMO. E ora nel vasto panorama degli imbrogli all'italiana spunta anche la truffa degli arredi sacri. La polizia di Partinico presso Palermo ha denunciato oltre 150 parroci e bemplici sacerdoti di varie zone della Sicilia, contestando loro il reato di truffa in danno della Regione. Si parla di miliardi pagati dall'assessorato agli Enti locali al quale sono delegati gli affari di culto. L'inchiesta è cominciata nel '92, ma sta conoscendo sviluppi imprevedibili dopo l'arresto di 4 persone avvenuto tre settimane fa. I preventivi per gli acquisti di arredi destinati a chiese e cappelle anche in istituti religiosi oltreché in parrocchie e conventi sarebbero stati a volte persino raddoppiati. Gli inquirenti stanno accertando se è vero che fatture e bolle di accompagnamento sono state falsificate in grande numero e per importi assai elevati. L'inchiesta suscita profondo imbarazzo nella Chiesa siciliana. In novembre a Palermo si svolgerà il convegno della Chiesa d'Italia sul tema «Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia», nell'ormai prossima celebrazione del Giubileo del 2000. Intercettazioni telefoniche e altri riscontri sembrerebbero pesare su almeno una parte degli inquisiti, i cui nomi per il momento non sono stati resi noti. Dal riserbo degli inquirenti però ieri sera è filtrata un'indiscrezione secondo cui il numero dei religiosi coinvolti sarebbe destinato a crescere parecchio. «Forniture che alla Regione sarebbero dovute costare al massimo 20 milioni - ha detto uno degli investigatori - hanno gravato sull'erario regionale anche per il doppio». All'assessorato Enti locali un ruolo importante l'avrebbe svolto la funzionaria Provvidenza Cambria, che 1' 11 scorso è stata arrestata su ordine di custodia cautelare firmato dal gip Gianfranco Garofalo. (a. r.]