Coinvolti anche politici e terroristi Calabria 500 arresti contro la'ndrangheta di R. Cri.
Coinvolti anche politici e terroristi Coinvolti anche politici e terroristi Calabria, 500 arresti contro la 'ndrangheta Un pentito: fu una bomba a causare il disastro ferroviario di Gioia Tauro REGGIO CALABRIA. La procura distrettuale della Repubblica di Reggio Calabria avrebbe chiesto al giudice delle indagini preliminari l'emissione di oltre cinquecento ordinanze di custodia cautelare nell'ambito di un'inchiesta sui presunti rapporti tra 'ndrangheta, terroristi neri, massoneria deviata e servizi segreti deviati, ambienti politici ed istituzionali e comitati d'affari. E' uno sviluppo improvviso e clamoroso di un'indagine che affonda le sue radici sulle presunte collusioni tra Stato e criminalità organizzata e si accinge a dare nuova luce a episodi oscuri della Prima Repubblica. L'inchiesta riguarda un arco di tempo di oltre venticinque anni, risalendo nel tempo fino alle vicende che portarono nel 1970 alla cosiddetta «rivolta di Reggio Calabria». L'insurrezione popolare scoppiò in seguito alla proclamazione di Catanzaro come capoluogo di regione. L'indagine è stata fatta dalla procura distrettuale in coordinamento con la procura nazionale antimafia. L'attività investigativa connessa all'inchiesta dei magistrati è stata svolta dalla dia, con la collaborazione dell'Arma dei carabinieri e della polizia di Stato. Nel corso delle indagini è stata raccolta un'enorme documentazione che sarebbe all'esame dell' ufficio del giudice delle indagini preliminari distrettuale di Reggio Calabria dall'inizio dello scorso dicembre e avrebbe indotto i pubblici ministeri a chiedere al Gip l'emissione appunto di cinquecento ordini di custodia cautelare in carcere. L'indagine dola procura distrettuale ha consentito di ricostruire i momenti più significativi dell'evoluzione organizzativa e operativa della 'ndrangheta, risalendo anche alle infiltrazioni e agli appoggi di cui ha beneficiato l'organizzazione criminale negli ambienti politico-amministrativi di Reggio e di altre città della Calabria per l'accaparramento degli appalti e la costruzione di importanti opere pubbliche. Gli elementi d'accusa raccolti dai magistrati della procura distrettuale si basano sulle dichiarazioni di alcuni dei più importanti collaboratori di giustizia della 'ndrangheta, le cui rivelazioni avrebbero poi trovato riscontri e puntualizzazioni ncll' attività investigativa svolta dalla Dia. Nell'ambito di questa inchiesta rientra anche l'indagine sul disastro ferroviario accaduto a Gioia Tauro il 22 luglio del 1970 (ci furono sei morti e oltre settanta persone rimasero ferite). Il disastro, archiviato come incidente nell'inchiesta svolta all'epoca dalla procura della repubblica del tribunale di Palmi, sarebbe stato provocato, in realtà, secondo quanto avrebbero riferito il pentito Giacomo Lauro e un collaboratore un tempo militante in organizzazioni di estrema destra, da una bomba messa sui binari da uomini della 'ndrangheta. A ordinare 1' attentato sarebbero stati elementi collegati alla rivolta di Reggio Calabria, [r. cri.]
Persone citate: Giacomo Lauro
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