Pisa, presentato in anteprima mondiale il film «Sostiene Pereira» di Faenza E Mastroianni piange sul palco

Pisa, presentato in anteprima mondiale il film «Sostiene Pereira» di Faenza Pisa, presentato in anteprima mondiale il film «Sostiene Pereira» di Faenza E Mastroianni piange sul palco Commosso da un 'ovazione PISA. Piange, Marcello Mastroianni, al termine dell'anteprima mondiale del film «Sostiene Pereira», mentre il pubblico del teatro Verdi di Pisa lo sommerge di applausi: «Io non l'ho visto il film, ero dietro... non l'ho visto perche non ne avevo bisogno... voi non potete capire, questo film 10 l'ho fatto, sapevo esattamente com'era». E' costretto a fermarsi, il grande attore, perchè le parole rimangono in gola e ancora 11 pubblico batto le mani: «Scusatemi, vi ringrazio tutti, ma sono commosso». Allarga le braccia: «E' l'età. Ho settant'anni». Qualche ora prima sosteneva Mastroianni che il cinema va aiutato e la tv boicottata. «Andateci ragazzi, perché il cinema va male. Chi ve lo fa fare di assistere ai sabati e alle domeniche in?». Applausi. E sosteneva il regista Faenza che il Pereira, protagonista del best seller di Tabucchi e da ora anche nel film da lui diretto, è diventato un simbolo anche in questa Italia dove la democrazia è a rischio e il bisogno di libertà e chiarezza sempre più palpabile. Sostiene Tabucchi che le sue parole hanno trovato giuste immagini. Mica è facile per un autore ammetterlo. Pisa si mobilita per un evento che scuote le coscien- ze oltre che la mondanità. Antonio Tabucchi, che qui è nato e qui sosta in ogni intervallo dei suoi viaggi in Portogallo, e Roberto Faenza, che qui insegna Sociologia delle comunicazioni, non potevano scegliere che questa città per il debutto sugli schermi del film. Giocano in casa i due con l'appoggio di una città sensibile ai brividi dell'evento. Già la mattina, nei saloni dell'ex convento benedettino, si era data appuntamento per seguire il dibattito su «Il mestiere di Pereira - quando informare diventa difficile». Argomento di scottante attualità, ora che il mondo dell'informazione è più che mai all'indice. Si difendono, spiegano, illustrano i direttori de La Stampa Ezio Mauro, del Corriere della Sera Paolo Mieli, dell'Unità Walter Veltroni, modera e punzecchia il giornalista-scrittore Beniamino Placido. Uno sguardo all'attualità e un altro a quel vecchio cronista, Pereira, che Tabucchi considera un eroe di altri tempi, senza niente di ideologico. «Ma alcuni dei pericoli di allora (la vicenda si svolge nella Lisbona del 1938, all'epoca dell'opprimente dittatura di Salazar, n.d.r.) esistono anche nella storia dei nostri giorni». Non è un caso allora che il romanzo, alla sua uscita, scatenò le polemiche della destra nel nostro Paese. O che qualcuno si chieda se questo è il momento opportuno per far uscire il film, come si è sentito domandare Faenza. Ma l'anteprima, spinge la gente non solo alla caccia delle streghe, ma anche a quella delle star. Aspetta oltre un'ora, nella centralissima libreria Feltrinelli, l'arrivo di Mastroianni, di Faenza, di Nicoletta Braschi, di Tabucchi. Inge Feltrinelli e l'ambasciatore del Portogallo Jao Dago danno il benvenuto. Le loro voci si perdono nella ressa, e quando, appena arrivato da Parigi, compare Mastroianni, si scatena il finimondo. Lui, in impermeabile alla Bogart, camicia nera sotto una giacca sportiva, sorride meravigliato. «Vedo un sacco di giovani, non me lo aspettavo», dice con tono civettuolo. E invita ad applaudire Tabucchi, un «grande scrittore». Il quale ricambia con la stessa cortesia: «Più di sempre Marcello ha fatto un'interpretazione magnifica». E non poteva essere altrimenti perché, come sostiene Mastroianni, «il personaggio Pereira mi ha sedotto: con tutta la sua prevedibilità ha avuto il coraggio di cambiare la propria vita. Io sono lontano dalla sua dignità, ho superato i 70 anni e continuo a recitare perché non so fare altro». La prossima settimana il film sarà presentato a Roma. Pereira ormai pare diventato un simbolo di questi confusi tempi. E Mastroianni-Pereira inviterà tutti al cinema per disertare la tv. Brunella Ciullini L'appello ai giovani «Spegnete la tivù e andate al cinema» Marcello Mastroianni con Nicoletta Braschi ieri a Pisa A lato lo scrittore Tabucchi