Suicidio Lombardo, interrogatorio fiume di A. R.

Suicidio Lombardo, interrogatorio fiume IL COGNATO DAI GIUDICI Suicidio Lombardo, interrogatorio fiume PALERMO. Per nove ore, ieri tre sostituti procuratori della Repubblica di Palermo hanno interrogato il tenente dei carabinieri Carmelo Canale, cognato del maresciallo Antonino Lombardo, il cui suicidio, il 4 marzo, continua a destare polemiche. Promosso tenente per meriti speciali dopo aver collaborato per anni come maresciallo con Paolo Borsellino quando era procuratore a Marsala, durante i funerali Canale pronunciò espressioni dure: «Mio cognato è un eroe di questo Stato incerto. Il suo suicidio è il frutto di menti raffinatissime». L'ufficiale querelò Leoluca Orlando e il sindaco di Terrasini Manlio Mele, sostenendo che a «Tempo reale» avevano diffamato Lombardo, spingendolo nella disperazione. Ma secondo i due esponenti retini, i motivi del suicidio sono da ricercare in un passaggio della lettera di commiato del maresciallo, quando Lombardo affermò che bisognava guardare alle missioni in America: le trasferte per convincere Gaetano Badalamenti a venire in Italia. [a. r.]

Persone citate: Antonino Lombardo, Carmelo Canale, Gaetano Badalamenti, Leoluca Orlando, Manlio Mele, Paolo Borsellino

Luoghi citati: America, Italia, Marsala, Palermo, Terrasini