La Nato minaccia Tre uccisi dai cecchini a Sarajevo

La Nato minaccia La Nato minaccia Tre uccisi dai cecchini a Sarajevo SARAJEVO. Si continua a combattere sulle alture del Majevica a Nord di Tuzla dove le truppe governative hanno virtualmente conquistato un'importante stazione per le comunicazioni serba. Nell'estremo lembo settentrionale dell'enclave di Bihac (Bosnia nordoccidentale) le postazioni governative sono sotto l'attacco congiunto dei serbo-croati della confinante Krajina e delle milizie del musulmano secessionista Fikret Abdic, riferiscono gli osservatori dell'Onu. «Ognuna delle due parti sembra impegnata a provocare l'altra. Né l'una né l'altra vuole essere considerata come responsabile di aver scatenato la guerra totale» ha commentato il portavoce Unprofor Colum Murphy. Ma l'offensiva coordinata su più fronti delle truppe governative in una settimana ha strappato ai serbi circa 90 kmq di territorio. Da Sarajevo arriva la conferma di una notizia già diffusa da fonti bosniache: «Almeno tre persone sono morte e una è rimasta ferita nella notte tra sabato e domenica» sulla strada che attraversa il monte Igman, alla periferia di Sarajevo, ha detto il portavoce Unprofor mag. Herve Gourmelon. Due dei civili sono morti a bordo del loro camioncino colpiti dai serbi che tengono la strada nel mirino. Non ci sono dettagli sulle circostanze in cui è stato ucciso un terzo civile. (Agi]

Persone citate: Fikret Abdic, Herve, Unprofor Colum Murphy

Luoghi citati: Sarajevo