A porte chiuse imita Forrest Gump nella serata del Gridiron Club Per Hillary torna il successo ma stavolta da attrice comica di Paolo Passarini

A porte chiuse imita Forrest Gump nella serata del Gridiron Club USA A porte chiuse imita Forrest Gump nella serata del Gridiron Club Per Hillary torna il successo ma stavolta da attrice comica WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' tempo di Oscar e anche Hillary Clinton si e più che degnamente guadagnata il suo. Anzi, il numero comico realizzato dalla First Lady in versione Forrest Gump, e proiettato in video al pranzo annuale dei giornalisti della capitale, è stato quello che normalmente si definisce un successo colossale. Gli ospiti all'esclusivo pranzo del Gridiron Club hanno riso tanto che qualcuno ha detto: «Avrà avuto problemi con la riforma sanitaria e il suo atteggiamento sullo scandalo Whitewater, ma Hillary protrebbe tranquillamente fondare un nuovo Dipartimento per le Risorse Umoristiche». Il pranzo al Gridiron Club è un'antica tradizione washingtoniana: è organizzato dai più celebri giornalisti della carta stampata e dell'etere, che si producono in una serie di numeri comici rigorosamente bipartitici. Questo significa che metà della serata e dedicata a sfottare i democratici c l'altra metà i repubblicani. Da tempo immemorabile vi partecipano anche i Presidenti, che, spesso con le loro mogli, prendono in giro se stessi. Tra i numeri del passato più celebrati: una prestazione di Nancy Reagan con una «rosa di seconda mano» e un numero rock dei coniugi Carter. Anche George Bush fece una notevole figura servendosi del suo portavoce Marlin Fitzwater come spalla. L'anno scorso i Clinton, insieme, si presero in giro sulla riforma sanitaria e andarono piuttosto bene. Ma quest'anno Hillary da sola ha scalato vette più alte, secondo i testimoni, peraltro legati al voto di non scrivere su quanto hanno visto. «Ciao, il mio nome è Hillary, Hillary-Gump», esordisce la First Lady nel video forzando il suo ac¬ cento del Sud, mentre, vestita da Forrest Gump, sta seduta a una fermata dell'autobus davanti alla Casa Bianca con una scatola di cioccolatini in grembo. «Se volete, potete anche chiamarmi Hillary Rodham Gump. Lo sapete che là dietro c'è la mia casa?». La gente lo sa. «La mia mamma mi diceva sempre che la Casa Bianca è come una scatola di cioccolatini: bella da fuori ma, dentro, è piena di nuts». «Nuts», in inglese, vuol dire noccioline, ma anche teste matte. A proposito di ciocolatini: a un certo punto compare anche Bill, che ruba la scatola con le parole: «Ma non hai patatine fritte da mangiare con questi?» Hillary continua così, per 4 minuti e mezzo, cambiando continuamente parrucca per sfottere la sua nota passione per le nuove pettinature: «La mia mamma mi diceva sempre che la vita è come una pettinatura. Tu continui a cambiare finché non trovi qualcosa che funzioni». E, in questo modo, la Firts Lady prende in giro anche la sua immagine di donna che s'impiccia troppo nella politica, offrendo consigli non richiesti: «(Avevo consigliato a Jimmy Carter, prima di diventare presidente, di fare un discorso sulla maionese, perché piace a tutti, ma lui ha capito male e l'ha fatto sul malessere». A un certo punto Hillary compare anche nella veste di Gola Profonda nella celebre scena del garage di «Tutti gli uomini di presidente». «Dynamite», ha commentato il governatore repubblicano della California Pete Wilson, che sta facendo un pensiero sulla Casa Bianca. «Un nuovo livello di Hillary-tà», ha decretato John McLaughlin, grande sapientone dei media. Quando ci sono successi ci sono anche fiaschi e questo è stato il caso del capogruppo democratico alla Camera Dick Ghepardt, il cui numero in calzoncini da boy-scout è stato giudicato «pietoso». Invece l'eco del successo ha raggiunto Hillary in Oriente, dove sta viaggiando con la figlia Chelsea per promuovere le tematiche femminili. Ma, secondo molti, se vuole riconquistare la simpatia del pubblico, Hillary farebbe prima a far proiettare il suo numero alla tv. Paolo Passarini

Luoghi citati: California, Washington