« Via la Mussolini assenteista » di Raffaella Silipo

E POLITICA E MATERNITÀ' Un consigliere napoletano di Rifondazione: «Non viene in Comune? Decaduta» « Via la Mussolini assenteista » Lei: «Che oscurantismo, sono in gravidanza» E CCO come viene tutelata la maternità in Italia. Ecco il rispetto della vita nascente, la lotta alle culle vuote: una donna incinta rischia come niente di perdere il posto di lavoro». Così Alessandra Mussolini, deputata di Ai nonché futura madre al sesto mese di gravidanza, reagisce all'iniziativa del consigliere napoletano di Rifonduzionu Mario Esposito, che ha chiesto la sua rimozione dal Consiglio comunale per «assenze ingiustificate». «E' un ritorno al Medio Evo, ull'oscurantismo - si ribella lei -. E poi, un atto di scorrettezza incredibile: pensi che ho saputo la notizia dulie agenzie». Esposito ha potuto formulare la sua richiesta grazie ad una norma del Testo Unico del 1915, secondo cui la decadenza viene pronunziata dal Consiglio se si verificano assenze di un'intera sessione, senza un giustificato motivo. Il Consigliere ha fatto un'indagine approfondita sugli spostamenti della Mussolini, antagonista di Antonio Sassolino per la poltrona di sindaco di Napoli: «La mia battaglia dura da un anno - spiega -. Lei non ha mai partecipato alle riunioni per l'approvazione dei quattro bilanci della giunta. E tutto questo ben prima della gravidanza». «Una brutale mancanza di sensibilità e un atteggiamento reazionario - ribatte Mussolini -. Non devo provare a nessuno che il motivo delle assenze e riconducibile alla gravi¬ danza. Il medico mi ha sconsigliato i viaggi in macchina e ho dovuto diradare le mie presenze. Sposare politica e maternità è impresa che ritengo di svolgere con dignità, rivendicando il diritto a non subire violenze strumentali». Bassolino non resta sordo all'appello di una madre e conferma la sua fama di gentiluomo: «Grande è il mio rispetto per i problemi e le difficoltà nel lavoro che derivano all'onorevole Mussolini dalla sua gravidanza. La politica, in questi mesi, può e deve venire dopo, e può e deve essere seguita da casa, se questo è il parere dei medici». D'altra parte «é pienamente legittimo e giusto porre, nei confronti di chiunque, il problema delle assenze dal Consiglio. Ma il momento scelto mi sembra inopportuno e sbagliato. E' dopo la gravidanza che dovrà riflettere sulla possibilità di conciliare i suoi impegni». E' la prima vittoria di questa inconsueta Mussolini femminista? La bionda esponente di An sposa la nuova causa con la consueta foga. «Ho vissuto sulla mia pelle cosa significa essere discriminata perché donna. Io fortunatamente ho i mezzi per difendermi. Chissà quante altre si trovano nelle mie condizioni e devono subire ingiustizie o prevaricazioni. E poi si parla di pari opportunità». La Mussolini è svelta a cogliere al balzo l'occasione per trasformare la «querelle» in fatto politico: «Proprio Rifondazione, che tante battaglie fa per gli extracomunitari, non rispetta la maternità, seppure di un'avversaria politica? Le donne non possono essere considerate opportunisticamente dai comunisti, solo elettrici. Hanno dimostrato con fatica ed impegno di poter assolvere compiti ben più significativi». Compreso quello di madre. Non per nulla Alessandra affila le armi. «Il bambino nascerà a luglio e spero tanto che sia una femmina. Lotterò anche per lei». Raffaella Silipo Alessandra Mussolini onorevole di An consigliere comunale a Napoli in attesa di un bambino per luglio

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