Ingrosso, prezzi in salita
Ingrosso, prezzi in salita Ingrosso, prezzi in salita Wall Street Journal: rischio-inflazione WASHINGTON. L'inflazione è ormai un fatto acquisito per l'economia italiana e per stabilizzare il cambio della lira, senza alzare i tassi, potrebbe essere necessaria l'introduzione di controlli sui movimenti di capitali. E' l'analisi impietosa che figura nella prima pagina del Wall Street Journal di ieri e che sottolinea come «all'impennata delle esportazioni e al sensibile aumento della produzione industriale fa però ormai riscontro un rischio reale di importare inflazione, che potrebbe toccare il 6% entro l'estate contro il 2,5% programmato dal governo perii 1995». Il quotidiano finanziario Usa puntualizza che se da una parte il deprezzamento della moneta italiana favorisce il rimborso dei vecchi debiti, l'innalzamento dei tassi vanifica l'operazione. «I rendimenti sui titoli decennali della Repubblica Italiana aggiunge il Wall Street Journal - viaggiano intorno al 13,6% rispetto al 9,6% di un anno fa: il differenziale con gli analoghi titoli tedeschi è di 6,4 punti, il doppio di 12 mesi fa». Per questi motivi, la Banca d'Italia potrebbe essere riluttante ad alzare drasticamente i tassi d'interesse per combattere l'inflazione e sostenere la lira'. «Per le autorità italiane - conclude il Wall Street Journal l'unica strada per stabilizzare la lira potrebbe essere l'introduzione di controlli sui movimenti di capitale. La banca centrale, infatti, è considerata avere oggi spazi di manovra ristretti, men- tre il governo di Lamberto Dini è troppo debole per imporre riforme impopolari». L'analisi del quotidiano finanziario Usa trovano conferma nei dati comunicati ieri sui prezzi alla produzione ed all'ingrosso nel nostro Paese. In gennaio, secondo l'Istat, l'indice dei prezzi dei prodotti industriali è cresciuto dello 0,9% rispetto a dicembre e del 5,6% rispetto ad un anno fa mentre l'indice dei prezzi praticati dai grossisti è aumentato, nello stesso mese, dell'1,3% (+6% in un anno). I beni di investimento e quelli intermedi presentano, rispetto al mese precedente, variazioni dei prezzi superiori alla media (+1%), mentre la variazione è inferiore per i beni finali di consumo (+0,6%). Rispetto al gennaio '94, invece, i beni intermedi hanno registrato una variazione superiore alla media ( + 6,7%), i beni finali di consumo e quelli finali d'investimento una variazione inferiore (rispettivamente +4,2% e +3,4%). Il ministro dell'Industria Alberto Ciò
Persone citate: Lamberto Dini
Luoghi citati: Repubblica Italiana, Usa, Washington
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