« Non perseguitate i clandestini »

16 « Non perseguitate i clandestini » Il ministro Ossicini: anche loro fanno parte della nostra società ROMA DAL NOSTRO INVIATO «Smettiamola di parlare di regolari, irregolari e clandestini: sono esseri umani e come tali appartengono alla nostra società». E ancora: «I problemi normali richiedono interventi normali. Quelli legati all'emarginazione vogliono coraggio e fantasia». L'applauso esplode inatteso e spontaneo. E sottolinea le altre parole del mistro Adriano Ossicini: «L'errore è stato quello di non voler affrontare questa nuova realtà in modo sistematico, ma come se si fosse sempre in emergenza». Signor ministro, che ha in mente di fare per trattare l'argomentoin «modo sistematico»? «Abbiamo bisogno di avere dati precisi sul fenomeno, mentre finora c'è stata una grande dispersione di notizie. Così ho formato una "tavola di coordinamento" che si riunisce periodicamente allo scopo di fotografare, con esattezza, la situazione. Si dovranno poi coordinare i vari interventi tra «Ma le amdevonogaranconpiù rig mbasciate aiutarci tendo rolli orosi» i diversi ministeri». Che critica può fare ai suoi predecessori nel valutare il problema? «Hanno pensato che la realtà avesse una sola faccia e il risultato è stato quello di sottovalutare quanto stava accadendo. Hanno cercato di dare risposta a una sola domanda: come possiamo difenderci? E non hanno capito che già si sta affrontando una fase di storia futura». Come risolvere il problema dei clandestini? «Non bisogna farli entrare, perché poi rimpatriarli è difficilissimo. Le ambasciate dovrebbero essere più puntuali nei controlli. C'è poi da affrontare, seriamente e una volta per tutte, la questione delle frontiere "facili"; mi riferisco alla costa adriatica, soprattutto a quella Sud, e alla Sicilia». La gente ha paura degli immigrati. Come si può fargliela passare? «Spiegando come stanno, davvero, le cose. Dando una corretta informazione. Come s'è fatto qui, oggi». [d. dan.J «Ma le ambasciate devono aiutarci garantendo controlli più rigorosi»

Persone citate: Adriano Ossicini, Ossicini

Luoghi citati: Roma, Sicilia