«Papà mi violenta da nove anni»

«Papà mi violenta da nove anni» «Papà mi violenta da nove anni» Manette a un manager: le insegnavo il sesso LO STUPRO IN FAMIGLIA UCOMO N'ALTRA atroce storia di violenze e depravazione su minori. Questa volta giunge dalla ricca Brianza comasca. Una ragazzina di 13 anni le cui generalità rimangono celate dietro a un riserbo che eviterà di aggiungere violenza a violenza, due settimane or sono ha raccontato di essere stata violentata dal padre, un sessantanovenne manager di azienda in pensione, laureato in chimica. Un dirigente molto conosciuto, che per motivi professionali ha girato il mondo. Un uomo dalla doppia vita. Una vicenda atroce che per molti aspetti ricorda quella di Leonardo, il bimbo di 8 anni di Milano violentato dalla madre e dal suo convivente, dal convivente della zia e dai bisnonni. Tutta gente di buona cultura. Il padre di «Angela» (nome inventato per evitare che sia identificata) ieri mattina è stato arrestato dai carabinieri del reparto operativo di Como, che hanno eseguito un ordine di custodia cautelare firmato dal giudice delle indagini preliminari Vittorio Anghileri del tribunale del capoluogo lariano. I reati contestati sono violenza carnale e atti di libidine. «Dovevo pure insegnarle l'educazione sessuale», si è «giustificato» il manager quando i militari gli hanno stretto le manette attorno ai polsi. L'uomo è stato rinchiuso al Bassone, il carcere di Como, in isolamento per evitare che possa venire a contatto con gli altri detenuti, il cui «codice d'onore» non accetta violenze sui minori. Angela, dopo che per anni ha sopportato l'innaturale «attenzione» del padre, cominciata quando aveva soltanto quattro anni, due settimane fa si è confidata con la zia materna. La donna, senza un attimo di esitazione, è andata dai carabinieri per denunciare quanto fra le mura domestiche di una famiglia perbene si verificava da anni. Assistito da un neuropsichiatra, il colonnello Roberto D'Elia, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Como, su incarico del pm Antonio Nalesso, sostituto procuratore, ha sentito la ragazzina. E' così emersa in tutta la sua violenza l'atroce storia di depravazione. Inizialmente atti di libidine, quando «Angela» aveva quattro anni. Il padre si mostrava nudo e chiedeva di essere toccato. Due anni dopo è incominciata la violenza carnale; sono cominciati i rapporti sessuali. Sempre per «motivi didattici», come si è giustificato l'anziano manager. E per insegnare bene l'educazione sessuale alla figlia, l'uomo utilizzava anche filmini pornografici che sono stati sequestrati dai carabinieri di Como. Nessuno si era accorto di niente, anche perché, da oltre dieci anni, il dirigente viveva praticamente solo con la «Angela», dopo che la madre della ragazzina, una svizzera di trent'anni più giovane del marito, era scappata da casa ed era tornata nel suo Paese portando con sé le due figlie: Angela e la sorella più giovane. Soltanto che, poco tempo dopo, Angela aveva preferito tornare a vivere con il padre, ignara che la sua vita siu sarebbe ben presto trasformata in un inferno. Marco Marcili A Como un manager in pensione è finito in manette con l'accusa di aver violentato per 9 anni la figlia di 13

Persone citate: Antonio Nalesso, Roberto D'elia, Vittorio Anghileri

Luoghi citati: Como, Milano