Dialogo segreto all'altare tra l'Infanta e don Jaime

Il vescovo Gaillot sarà trasferito in Mauritania Una sordomuta legge le labbra degli sposi Dialogo segreto all'altare tra l'Infanta e don Juime Lo scoop di una televisione spagnola Lei: sei nervoso? Lui: sei bellissima MADRID NOSTRO SERVIZIO Del «matrimonio dell'anno» di sabato scorso a Siviglia tra Sua Altezza Reale Dona Elena de Borbon, Infanta de Esparia e duchessa di Lugo, e Don Jaime de Marichalar y Saenz de Tejada, duca Consorte di Lugo, teletrasmesso in tutto il mondo, si sapeva assolutamente tutto. Le riviste rosa avevano sviscerato ogni possibile dettaglio. Meno uno. Rimaneva la curiosità, assai difficile da soddisfare, di sapere cosa si erano detti i due promessi coniugi durante la Messa. Ma una singolare ed inedita iniziativa di «Tele-5» ha svelato venerdì sera anche quello che avrebbe dovuto rimanere un segreto. Grazie all'Associazione dei sordomuti ed alle decine di telecamere troneggianti nella Cattedrale, che hanno seguito la nobile coppia in ogni momento. Tele-5 è riuscita ad aggiudicarsi la chicca facendo tradurre, dopo aver amplificato le immagini registrate, i movimenti delle labbra dell'Infanta Dona Elena e Don Jaime da Pilar Pravo, muta dalla nascita, e da Cristina Barranco, interprete professionista del linguaggio dei segni. Le «Nozze off the records» iniziano subito, all'arrivo dell'Infanta accompagnata dal padre Juan Carlos. Don Jaime, mentre il vescovo di Siviglia accoglie la reale sposa con un sonoro «Bienvenidos», le sussurra, dopo il leg- L'Infanta Dona lena de Borbón gerissimo bacio e con un sorriso smagliante: «Sei bellissima». Dona Elena risponde illuminandosi compiaciuta e dopo due minuti dall'inizio della cerimonia religiosa domanda al futuro consorte: «Sei nervoso?». «Per niente. E tu?» risponde Don Jaime. Solo durante la lettura dell'omelia i due sposini rimangono muti, senza dirigersi paroline piene di affetto e complicità, pronunciando il «Si, quiero». Dona Elena si rende conto di aver fatto una gaffe enorme con la secolare tradizione borbonica. Si è dimenticata di chiedere il «placet» al padre prima del «sì» (secondo il protocollo la Infanta guarda il genitore, che risponde con un assenso del capo). Sua Maestà Juan Carlos rimane una frazione di secondo interdetto, poi, senza proferir parola, guarda la sua amatissima sposa, la Regina Sofia, e sbotta in un generoso sorriso. Nel contempo Don Jaime non sa che fare. Domanda: «Tolgo il velo?». L'infanta si gii dall'altra parte. Richiede lo sp^so: «Allora, tolgo il velo sì o no?». Dono Elena gli porge il capo, Don Jaime la «svela» ma lo fa male. «Più giù, giù del tutto - sussurra l'Infanta -; finalmente, così posso respirare». E finalmente l'Infanta si rende conto della gaffe commessa: «Povero papà», mormora mortifirata. Ma il Re di Spagna la guarda e sprizza felicità da tutti i pori. Gian Antonio Orìghi L'Infanta Dona Elena de Borbón

Persone citate: Borbon, Gian Antonio Orìghi, Jaime De Marichalar, Juan Carlos, Pilar Pravo, Regina Sofia, Saenz, Tejada

Luoghi citati: Lugo, Madrid, Siviglia, Spagna