Indianapolis: oggi il campione torna libero dopo 3 anni in cella per molestie sessuali Comincia da una Rolls-Royce la seconda vita di Mike Tyson

Indianapolis: oggi il campione torna libero dopo 3 anni in cella per molestie sessuali Indianapolis: oggi il campione torna libero dopo 3 anni in cella per molestie sessuali Comincia da una Rolls-Royce la seconda vita di Mike Tyson IL RITORNO DEL RE DEL RING PLAINFIELD DAL NOSTRO INVIATO Questo è il racconto di un'attesa. Per chi sta davanti al carcere di Plainfield dura da tre giorni. Per Mike Tyson, che è dentro, da tre anni. Oggi, nell'alba ghiacciata dell'Indiana, un poliziotto gli aprirà la porta, Tyson uscirà, ma l'attesa sarà solo in parte finita. Dopo, ne comincerà un'altra: si aspetterà per vedere che cosa è diventato quest'uomo che si definiva «il più cattivo del mondo», questo pugile che era il numero uno al mondo. Lo aspetteranno al varco, sul ring e nella vita, e gli avversari più duri, quelli che tirano colpi proibiti e altri che neanche t'immagini, non li incontrerà fra le corde. Contano i minuti anche loro, facendo calcoli con molti zeri su Mike Tyson e scommettendo sul suo destino. Chiedendosi, come tutti: sarà un uomo diverso? sarà lo stesso pugile? Tre anni hanno fatto crescere i dùbbi. C'è chi sostiene che dal carcere uscirà molto cambiato. Su questo periodo in cella si raccontano molti aneddoti e qualche leggenda. La principale garanzia del ravvedimento dovrebbe essere la conversione all'islamismo, enfatizzata da tutti i media e da numerose guide spirituali dell'Indiana. Ma non è questa la prima conversione di Tyson e anche la precedente seguiva un momento difficile della sua vita. Nel novembre dell'88, infatti, dopo la separazione dalla moglie Robin Givens, Tyson, vestito in doppiopetto bianco, era entrato in una piscina, facendosi battezzare dalla Chiesa battista. La cerimonia, durata quattro ore, fu seguita con pazienza dal suo manager, Don King, l'unico bandito al mondo con uno spazzolone bicolore sul la testa. Lo stesso King verrà a prenderlo stamattina e, quando ha appreso che Tyson voleva an dare a pregare alla moschea di Plainfield, magari con Cassius Clay e il cantante Hammer, gli ha fatto sapere che gli ha regalato una nuova Rolls Royce. La troverà fuori dal carcere e con quella raggiungerà un aereo che lo porterà alla sua casa nell'Ohio, dove potrà cominciare subito ad allenarsi, cosa che più di ogni altra sta a cuore ad Allah, al suo profeta e al manager. Se Don King è realistico, Tyson è il suo discepolo. «Essere diventato musulmano non fa di me un angelo - ha detto in un'intervista alla CJtfN - e di certo il carcere non riabilita, semmai disabilita: è una specie di circo, un ambiente fatto di uomini carichi di istinti bestiali cui ti devi adattare se vuoi sopravvivere». Per riuscirci Tyson ha imparato a mangiare cibi preconfezionati («perché sul resto le guardie ci pisciano sopra»), si è tenuto in forma correndo sul posto ogni mattina alle 4, facendo disperare i suoi compagni di cella, ha «unto» i meccanismi carcerari per poter trascorrere ore al telefono. Poi ci sarebbe la leggenda dei libri che ha letto: da Tolstoi a Voltaire, da Omero a Machiavelli e quella della poetessa Maya Angelou che lo va a trovare e freme, sentendolo recitare una sua poesia. I poliziotti di Plainfield dicono che sì, quei libri se li è portati in cella, ma che dopo la sua partenza dovranno spolverarli, prima di rimetterli in biblioteca. Sembrano aver fretta di toglierselo di torno, nonostante la sua presenza abbia richiamato visitatori famosi come il regista Spike Lee, i cantanti James Brown e Withney Houston, i cestisti Shaquille O' Neal e Charles Barkley. Voleva venire anche Clay, ma da lui Tyson si è vergognato a farsi vedere dietro le sbarre. «E' ora che vada - dice sbuffando il funzionario di polizia Michael Hovious - e che non ci crei più problemi. Resta quest'ultimo passaggio della sua liberazione. La gente vuole vederlo e vedere il circo che si muove per lui. Beh, io voglio vedere se sono disposti a buttarsi giù dal letto alle 5 per riuscirci. Lo tiriamo fuori all'alba per non avere guai. Poi gli facciamo strada fino a Indianapolis e dopo sarà fuori dal casino, dalla città e dalla nostra vita». Plainfield lo saluta senza rimpianti. Il suo vecchio mondo lo attende a braccia aperte. L'impressione è che se non fosse uscito da solo gli affaristi della boxe lo avrebbero fatto evadere, pur di riportarlo sul ring. Venerdì, alle 8 del mattino, sulla CNN, è apparso, in collegamento da New York, un bel tipo con il cappello in testa, un sigaro spento in bocca e una cravatta al neon. Era Bert Sugar, direttore di Boxing Illustrateci, principale rivista specializzata del settore. L'ha detto lui, per tutti: «One man, one sport». Ci sono uomini che valgono uno sport e per la boxe quell'uomo è Mike Tyson. Poi gli esperti aprono di¬ battiti per chiedersi se saprà tornare ai livelli di prima, ma lo fanno per occupare il tempo, perché sanno che non ne ha bisogno per ridiventare campione. Basta guardare chi sono oggi i migliori: c'è George Foreman, un ricordo con i guantoni, che ha 46 anni; Oliver Mac Cali, che di Tyson fu sparring partner e che in aprile sarà sfidato dal fantasma del quaranticinquen- ne Larry Holmes; Tony Tucker, che Tyson stese nell'87, ai tempi della presidenza Reagan; Riddick Bowe, cresciuto con lui a Brooklyn e che le prendeva già da ragazzino, prima che Tyson finisse al riformatorio. Bert Sugar, forse l'unico in america a pensare che Tyson farà bene ad affidarsi ancora a Don King, ha le idee chiare: «Va in Ohio, si allena, a fine estate sfida Tom Me Neeley, che è uno della scuderia di King e poi va contro Foreman». E sarà l'ennesima «sfida del secolo». «Lo scontro finale fra due generazioni e due strati sociali, il Buono contro il Maligno» scrive Jon Saraceno su «Usa Today» e avverte: «Il risultato potrebbe essere terribile». Ha ragione, perché Tyson non avrà mezze misure: se torna, torna per fare male, almeno sul ring. Per saperlo basta sedersi ed aspettare. Come si sta seduti nello spiazzo davanti a questo carcere, mentre decine di tv provano le postazioni per riprendere l'istante in cui Tyson apparirà e centinaia di giornalisti si preparano ad annotare la prima frase, magari storica come l'annuncio consegnato dal carcere a un amico fidato: «Il primo desiderio, una volta fuori, sarà farmi un bagno». Gli staranno già preparando la vasca, nella sua villa nell'Ohio. Ad attenderlo, oltre a un oceano di bagnoschiuma, c'è una ragazza di 28 anni, di nome Monica Teresa, cui spetterà il controverso privilegio di essere la prima donna tra le braccia di Tyson dopo 1095 notti. La storia dell'uomo che sul ring ha perso una sola volta e fuori non ha mai vinto ricomincia così, da una porta che si apre in mezzo alla pianura dell'Indiana. Da lì in poi è tutta da scrivere o forse è già scritta. Batterà Me Neeley, batterà Foreman o qualche altro ologramma proiettato sul ring, tirerà giù qualche altro birillo che gli metteranno davanti poi tornerà a combattere con se stesso. E' questo che fanno i numeri uno, quando capiscono che l'unico avversario all'altezza possono affrontarlo allo specchio. Riavrà la corona e i miliardi, poi ricomincerà a cercare l'albero contro cui schiantarsi, la donna per cui dare di matto, il guaio in cui annegare. E' la sua vita. E' la sua dannazione. Gli altri possono solo aprirgli quella porta. E, se hanno cervello e cuore, tenersi alla larga. Gabriele Romagnoli Sulla detenzione confessa: «Il carcere non riabilita, è una specie di circo con uomini carichi di istinti bestiali» Ad accoglierlo ci saranno Cassius Clay e una folla di giornalisti Il manager Don King ha promesso che gli farà trovare l'auto davanti al penitenziario I NUMERI DEL CAMPIONE l E' IL NUMERO DEL ROUND CUI HA MANDATO KO 15 VOLTE IL SUO AVVERSARIO 12 GLI SMOKING CHE POSSIEDE I SUOI ANNI 98 I CHILOGRAMMI CHE PESA ORA 115 I CHILOGRAMMI CHE PESAVA ALL'INGRESSO IN CARCERE 120 I MILIARDI DISSIPATI NELLA CAU.SA CON DESIREE WASHINGTON 606 LA SUITE DEL CANTERBURY. HOTEL! DOVE PORTO' DESIREE WASHINGTON 1095 I GIORNI PASSATI IN CARCERE 3000 VIDEOTAPE DI BOXE CHE HA VISTO 20.000 I DOLLARI RIMBORSATI PER AVER DISTRUTTO UNA TELECAMERA 922.335 IL NUMERO DI MATRICOLA NEL CARCERE DI PLANFIELD i s i a n e i l , e Da sinistra Mike Tyson e la cella in cui ha trascorso gli ultimi tre anni. A destra Cassius Clay, che attenderà «Iron» Mike all'uscita dal penitenziario per pregare insieme

Luoghi citati: Indiana, Indianapolis, New York, Ohio