La Stampa - Consultazione Archivio

Recuperata Recuperata Nel bottino reliquia che lacrima ROMA. Non è usuale, una mostra organizzata dai carabinieri. Capita solo quando c'è di mezzo il Comando tutela patrimonio artistico, guidato dal colonnello Roberto Conforti. Da oggi, per una settimana, in un salone del ministero dei Beni culturali, nel complesso di San Michele, si potranno vedere 90 opere recuperate dai carabinieri ai ladri d'arte e allestite dall'architetto Cesare Esposito. Al posto d'onore, si potrà ammirare una splendida statua lignea del 1400: una «Pietà» rubata dalla chiesa di S. Maria in Piano a Loreto Aprutino (Pescara). La statua di questa Madonna ha una particolarità di grande attualità: ha pianto lacrime di sangue. E' successo nel giugno 1533. Qualche giorno dopo, narrano le cronache, un cieco ha ritrovato la vista. Da allora, per quattro secoli e mezzo, e fino al furto sacrilego nel Natale del 1993, la statua miracolosa è stata venerata dai fedeli. Ieri l'inaugurazione della mostra. In prima fila, particolarmente commosso, il parroco di Loreto. «Sapete - racconta don Elio - quando domenica ho annunciato ai fedeli, durante la predica, che la Madonna piangente era stata ritrovata, s'è sentito un grande sospiro di sollievo. C'è stato persino qualcuno che stava per applaudire. Ora non vediamo il momento che la statua torni da noi, a S. Maria in Piano. Ma ci vuole un sistema di allarme». Sì che ci vuole il sistema di allarme, ribadiscono i carabinieri. L'Italia è preda di troppi ladri d'arte. «Il sessanta per cento dei furti avviene in case private, il resto nelle chiese», avverte il colonnello Conforti. E i carabinieri rinnovano un appello: chiunque abbia in custodia delle opere d'arte, si munisca di buone fotografie. Ci sono centinaia di opere sotto sequestro che non si sa a chi restituire. E c'è anche la beffa: non potendo accertare la provenienza furtiva, non può scattare la confisca, [fra. gri.]