Alleanze, la decisione di «correre da soli» non sembra ancora definitiva Bossi-pds oggi il «verdetto»

Alleanze, la decisione di «correre da soli» non sembra ancora definitiva Alleanze, la decisione di «correre da soli» non sembra ancora definitiva Bossi-pds, oggi il «verdetto» Lega, una deroga per il voto in Lombardia? LA QUERCIA E IL CARROCCIO olfiiuqobGTJs'l ,oj;oc; .il>ni8 GROMA UARDATE che forse il capo cambia idea...». Luca Leoni Orsenigo vorrebbe darsi un contegno, ma gli scappa da ridere: Umberto Bossi potrebbe ritornare sulle sue decisioni? Non una retromarcia vera e propria, piuttosto un mezzo dietro front: una deroga, per la Lombardia, alla decisione di Riandare in pista la Lega da sola il 23 aprile. Insomma, il Carroccio, nella regione italiana dove è più forte potrebbe allearsi con il centro-sinistra. Un grande schieramento antiPolo capeggiato, ovviamente, da un lumbard per battere il candidato del centro-destra. La «voce» fa il giro dei palazzi romani, rimbalza a Botteghe Oscure... e si estingue, in serata, in quel di Varese. «La gente borbotta Bossi appena sbarca in Lombardia per un comizio - non lo capirebbe. Andare,con la sinistra significherebbe perdere. E noi dobbiamo vincere: in questa regione possiamo arrivare al 30%» E pensare che a Botteghe Oscure, per qualche manciata di ore, ci avevano creduto. Nelle file della Quercia, nel pomeriggio, c'era maggior fiducia, dopo l'incontro tra D'Alema e Bossi. Eppure il colloquio non era cominciato sotto i migliori auspici. Tutt'altro. Il leader della Quercia ha dovuto fare anticamera. Prima di riceverlo nel suo studio a Montecitorio, il leader leghista lo ha fatto aspettare per ben venti minuti. Se l'è presa comoda, il capo del Carroccio. E chissà se il segretario pidiessino, nell'attesa del tanto desiderato incontro, si è ricordato della «profezia» di Fini. 11 presidente di An, infatti, in aula, il giorno del dibattito sulla sfiducia al governo Berlusconi, aveva ironicamente rivolto al pds i suoi «auguri» per il «nuovo acquisto». E aveva avvertito la sinistra che, «in privato, Bossi è peggio che in pubblico». Ma quando la posta in gioco è alta, si possono fare venti minuti di anticamera, e sopportare certe intemperanze. E così ha fatto D'Alema. Ha aspettato, buono buono, e poi per quasi un'ora ha cercato di convincere Bossi. Gli ha spiegato in tutte le salse che un'alleanza tra Lega e centro-sinistra in Lombardia è vincente. Gli ha offerto la candidatura della presidenza della regione. Quindi i due si sono lasciati. E il segretario del pds ha chiesto al capo del Carroccio di dargli una «risposta definitiva», per telefono, entro le cinque del pomeriggio. Poi, tetro in volto, si è allontanato da Montecitorio. La «risposta definitiva», naturalmente, non è giunta. Ma a Botteghe Oscure la decisione di riconvocare la segreteria e il consiglio federale è stata interpretata come un'apertura. Una lettura affrettata? Quella decisione era accompagnata, da parte del leader lumbard, da frasi ambigue e quanto mai vaghe. «La nuova riunione - ha spiegato infatti Bossi servirà a fare la sintesi delle reazioni registrate nella base. E poi c'è Formentini, per esempio, che dice di ripensarci. Io, comunque, farò il notaio: registrerò le indicazioni della maggioranza». Dopo questo sfoggio di modestia, il capo dei leghisti ha riferito il succo del colloquio con D'Alema: «D'Alema - ha precisato - ha rilanciato sui candidati, ma il problema non sono i nomi. Tanto più che Fagliarmi è il candidato di tutto il polo liberaldemocratico e non può fare il presidente della Lombardia. E poi il segretario del pds non doveva convincere me. Il potere di decidere lo hanno il consi glio federale e la segreteria, che si sono espressi. Per me, forse, il patto costituente si poteva fare già ora». E per chiudere, una sviolinata a D'Alema: «E' un uomo corretto, senza contraddizioni, se ne vedono pochi in giro...». Le parole di Bossi, dunque, erano tutt'altro che incoraggianti già nel pomeriggio, a Roma. Ma al rinvio di altre 24 ore della «decisione defini tiva» si appuntavano lo stesso le re sidue speranze del pds. Che sono crollate in serata. Definitivamente? Fare pronostici è azzardato: l'altro ieri Bossi al Tg2 ha detto che alle re gionali non si sarebbe alleato con il centro-sinistra e ha aggiunto che alle politiche, invece, questo patto sarà «doveroso», ma la mattina do po ha smentito i giornali che ripor tavano la notizia... Maria Teresa Meli Il leader di Alleanza nazionale Gianfranco Fini

Luoghi citati: Lombardia, Roma, Varese