QUANDO ACHILLE CAMPANILE FISCHIAVA WALTER CHIARI di Stefano Bartezzaghi

QUANDO ACHILLE CAMPANILE FISCHIAVA WALTER CHIARI QUANDO ACHILLE CAMPANILE FISCHIAVA WALTER CHIARI yim Yaaqob; l'imperatore peruviano Huacac Yahuar; il poeta ebreo spagnolo Halfon Yishaq. Scrivere tenendo le dita incrociate non è agevole, ma è quello che sto facendo, per scongiurare ulteriori accidenti ortografici. Gli stessi soccorrevoli lettori hanno anche riempito alcune caselle rimaste scoperte. Q.R. Quinto Roscio, attore latino, II-I sec. a.C. (Avanzi e Giunchi). Quirino Ruggeri, scultore italiano del Novecento (Benedetto; Ercole; Gianguido Castagno, Trieste). Y.Z. Yevghenij Zamjatin, scrittore russo (1884-1937), con qualche dubbio di translitterazione (Avanzi e Castagno). Un elenco pressoché completo, poi, me lo ha mandato Gualtiero De Marinis (Bergamo): tutti i suoi nomi sono di àmbito cinematografico e si procede a colpi di costumisti e esperti di effetti speciali. Fra le celebrità, E.F. è Errol Flynn; L.M. Louis des che, per la verità è soltanto il tredicesimo nome nei titoli di testa di The Storie Boy di Christopher Cain, un regista che è quasi un ossimoro perché essere contemporaneamente Caino e portatore di Cristo dev'essere una discreta fatica». Conclude De Marinis: «Manca la casella X.Y. ma sono sicuro che a cercare bene uno Xin Yun alla fine si riesca a trovare. Quel che mi fa impazzire è la casella U.V. Che non esistano in giro una Ursula Vanini, un Ulrich Vangel o un Umberto Variano, mi sembra quasi impossibile». A me, lo dico applaudendo De Marinis, sembra quasi impossibile che esistano tutti gli altri: il triplo vincolo (ambiente cinematografico; bilanciamento nome e cognome; ordine alfabetico delle iniziali) non è uno scherzo, e due sole lacune su venticinque caselle sono più che accettabili. Non ho più lo spazio per i due alfabeti inversi a scalare che ho Malie; O.P. è Ottavia Piccolo; R.S. è Romy Schneider (tuffo al cuore); S.T. è Sergio Tofano. Romy è il nome abbreviato di Rosemarie Schneider, e tenendo conto di questo, tutti i personaggi messi assieme da De Marinis, oltre ad avere iniziali alfabetiche scalate, hanno lo stesso numero di lettere nel nome e nel cognome (è anche il caso del nome e del cognome del giocatore Gualtiero 9 / De Marinis 2+7). Sulle caselle maledette, De Marinis dice: «Per Y.Z., c'è Yolande Zauberman, la regista francese di Moi Ivan, toi Abraham, Cannes 1993. Ci sarebbe anche Zhang Yimou sempre che Zhang sia il cognome (in ogni caso è così che viene riportato sugli indici della rivista Ciak). Wang Xiao può coprire la casella W.X.. E' un attore che compare in A Great Wall (Peter Wang 1986), il primo film di produzione americana girato in Cina. Infine, per la casella Q.R. c'è Quentin Rhoa- NON siamo ancora usciti dal tunnel delle rettifiche e delle smentite. Il 18 febbraio pubblicavo qui un elenco di Gianluigi De Marchi: erano nomi-e-cognomi alfabetici a scalare. Esempi: Anna Banti, Benedetto Croce, Carlo Dossi... e così via. Il difficile arriva alla fine dell'alfabeto e io ero quasi contento di avere trovato su un'enciclopedia il nome di Wilhelm Xylander (latinizzazione di Holzmann; scrittore, 15321576), che mi risolveva la terribile accoppiata W.X. Ma ecco cosa succede a parlare di nomi poco conosciuti: la X diventata una H, e molti di voi si sono chiesti perché io parlassi di due iniziali che non sono affatto consecutive, la W e la H. Oltretutto, come ha notato per primo Giuliano Giunchi (Pioverà, Al), perché prendere un semiscono- sciuto? Di W.H. ce ne sono tanti: Werner Heisenberg, per esempio. E, aggiungo io, ci sono Werner Herzog, Whitney Houston, William Hurt. Quel giorno tutte le X erano diventate H, e allora si leggeva che un'altra casella mancante era H. Y. Giuseppe Avanzi (Rosolina, Ro), Luigi Benedetto (Leinì, To) e Elena Ercole (Quattordio, Al) mi hanno aggiornato su Hideki Yukawa, premio Nobel per la fisica nel 1949. Rosella Fugazza (Pavia) mi ha parlato dell'architetto inglese Henry Yevele; e Benedetto ha aggiunto alla compagnia il biblista Hay- tiloscritto originale, Grasso ha trovato che Campanile aveva scritto solo la sigla di Chiari: «La mia domestica ignorava assolutamente che i giornali avessero mosso delle critiche al WC». In redazione lo scherzo parve pesante, e alla sigla fu sostituito il nome per esteso. Nell'articolo, Campanile diceva che chi risponde dal video a una critica, parla a milioni di utenti di un bene pubblico - l'etere -, per contestare articoli che raggiungono i lettori, molto meno numerosi, dei giornali. Da allora è morto Campanile, è morto Walter Chiari e, da qualche settimana, non c'è più neppure l'Europeo. Ma, a parte queste spiacevoli circostanze, siamo sicuri che l'Italia sia cambiata? Scrivete a: Stefano Bartezzaghi, «La posta in gioco», La StampaTuttolibrì, via Marenco 32, 10126 Torino. ricevuto (stiamo concedendoci sottigliezze da dodecafonici), ma ne ho per un aneddoto sulle iniziali di Walter Chiari, di cui si parlava l'altra settimana. Me lo ha riferito Aldo Grazzo (Milano). Achille Campanile ha scritto per diciassette anni recensioni televisive sull'Europeo (raccolte da Grasso nell'antologia: La televisione spiegata al popolo. Bompiani 1989). Nel maggio 1959 Walter Chiari aveva risposto dal video a una critica negativa di Campanile. Nell'antologia leggete l'articolo («Il controfischio») che Campanile ha scritto in seguito alla vicenda. Sul dat¬ Stefano Bartezzaghi

Luoghi citati: Bergamo, Cannes, Cina, Great Wall, Italia, Milano, Pavia, Rosolina, Torino, Trieste