Campielli & Streghe

Campielli & Streghe Campielli & Streghe 1grandi giochi della primavera, ovvero la stagione di Premiopoli, sono partiti. A Luigi Malerba, in queste ultime settimane, saranno fischiate le orecchie. Il suo è stato il nome più ripetuto nei corridoi letterari. E' indubbiamente il pezzo da novanta della Mondadori che, si dice, si è impegnata molto, anche economicamente, per averlo in scuderia. Potrebbe essere il concorrente capace di ipotecare la vittoria dello Strega. Però Malerba con questo premio ha rotto burrascosamente i rapporti nel 1987 ritirandosi polemicamente. Il suo sarebbe perciò un «no», con conseguente partecipazione al Campiello. In questo caso a Segrate passerebbe in pole position Raffaele Nigro. Abbastanza deciso ad ingaggiare la battaglia dello Strega è anche Giampaolo Rugarli. Si getterà nella mischia con L'infinito, forse che deve ancora uscire da Piemme. La Rizzoli appare per il momento equamente divisa su un doppio fronte: Antonio Debenedetti ed Elisabetta Rasy. Una candidatura d'eccezione potrebbe arrivare dalla Marsilio col racconto in versi di Elio Pagliarani, La ballata di Rudi, in libreria tra breve. Alla Giunti è già tutto stabilito: saranno in lizza i racconti di Marisa Volpi, Congedi. Ugualmente certa è la presenza di Luca Canali con Nei pleniluni sereni, edito da Longanesi. Anabasi vorrebbe tentare la sorte del premio romano con il libro dell'esordiente Maria Orsini Natale, Francesca e Nunziata. La Newton Compton dice di essere incerta. Ma qualcuno sussurra che si prepara al consueto attacco con Berenice (Jolena Baldini) e // Tevere d'oro. Alla Bompiani giurano di non aver ancora pronto l'asso nella manica per lo Strega (che si sono assicurati lo scorso anno con Montefoschi). Minore insicurezza, invece, nei confronti del Campiello: da più parti si sostiene che Paola Capriolo con La spettatrice, sempre pubblicata da Bompiani, sarà uno degli autori di punta. E si troverà in competizione con // bastardo di Mautana di Silvana Grasso pubblicato da Anabasi. Ma gli appetiti non finiscono qui: per Adelphi, forse, gareggerà Fleur Jaeggy con i racconti La paura del cielo, e per Feltrinelli probabilmente entrerà in competizione l'Ultima dea, di Gianni Riotta. All'Einaudi c'è grande incertezza su dove posizionare Daniele Del Giudice (già vincitore del Bagutta). Se opterà per lo Strega, il favorito einaudiano al Campiello sarà Salvatore Mannuzzu. Una sorpresa però è certa: il critico più cattivo, lo stroncatore di professione, l'ex Mamurio Lancillotto, Roberto Cotroneo, ha deciso di saltare il fosso e di iscriversi nella lista degli autori che si aspettano un posto al sole del Campiello. Ma l'affollamento in Laguna non finisce qui. La Baldini e Castoldi concentrerà tutte le sue forze su / giorni contati. Romanzo di famiglia, prima opera narrativa di Paolo Guzzanti e serrato confronto fra due generazioni: quella del papà, famoso giornalista, e quella dei due figli, altrettanto noti, Corrado e Sabina, [m. s.] D'Annunzio: troppi errori nell'edizione Nvwlon Compton del «Piacere» SEMBRA proprio che con i curatori e i chiosatori moderni della sua opera d'Annunzio non debba avere fortuna. Se si eccettuano Gibellini (Libro segreto) e Roncoroni (Il piacere, Alcyone...), le dita di una mano avanzano largamente quelli di onesto e sicuro mestiere. Ho avuto modo di esporre ripetutamente altrove il mio giudizio intomo ai sei volumi fin qui apparsi nella collezione mondadoriana dei «Meridiani», dei quali (tranne di un paio) si potrebbe parlar bene soltanto a non conoscere affatto d'Annunzio, o a essere in malafede. Sono certo che la fine del monopolio mondadoriano seguito all'uscita di d'Annunzio dai diritti d'autore, consentendo a chi voglia, e non soltanto agli eletti, di cimentarsi con le sue pagine, segnerà una svolta. Per ora, tuttavia, debbo prendere atto che il primo libero cimento ha tutta l'aria di essere

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