«An, un covo di rinnegati»

«An, un covo di rinnegati» «An, un covo di rinnegati» Pisano: io non mi sono mai nascosto Senatore Pisano, De Felice sostiene che i post-fascisti «continuano a giurare sui lavori di Giorgio Pisano» e sulla sua Storia della guerra civile scritta negli Anni 60. «Ci campano ancora su perché per tanto tempo sono stato l'unico di parte fascista a lavorare sui documenti della guerra civile mentre la storiografia antifascista e comunista inondava l'Italia di pubblicazioni di ogni tipo» E perché questa asimmetria? «Perché gli altri avevano vinto. E i nostri si dovevano nascondere». Lei è la dimostrazione vivente che non era obbligatorio nascondersi. «Io sono stato un privilegiato. Ho fatto il giornalista con un editore, Edilio Rusconi, di salde convinzioni anticomuniste. Un editore che ha talmente creduto in me da finanziarmi le ricerche per anni fino alla pubblicazione di una storia fotografica della guerra civile su Gente, anno 1960. Poi mi sono messo per conto Giorgio P no mio, ma mica l'ho trovato un editore disposto a pubblicare la mia Storia della guerra civile. Per farla uscire, ho dovuto fare tutto da solo, coprendomi di debiti». De Felice sostiene che nel vostro ambiente ((manca l'habitus scientifico». «Sbaglia. Finora ha prevalso il timore. C'è un mare di documentazione all'Istituto Storico della Repubblica Sociale. Ora che il clima è cambiato, verranno buoni libri». Libri fascisti, visto che lei contro An continua a dichiararsi fascista. «An è un covo di rinnegati. I libri sono un'altra cosa». m Si dice che in An serpeggi la tentazione di celebrare il 25 aprile. «Assurdo. Per noi il 25 aprile è una data antifascista che non dice niente. Per noi la data è il 28 aprile, quando muore Mussolini. E quest'anno celebrerò il 28 aprile come sempre: andando a piazzale Loreto con i fiori per il Duce e anche per i partigiani caduti. Io non rinnego niente». [p. bat.] Giorgio Pisano

Persone citate: De Felice, Duce, Edilio Rusconi, Giorgio Pisano, Mussolini, Senatore Pisano

Luoghi citati: Italia