Algeri, freddato un altro giornalista

Algeri, freddato un altro giornalista INTEGRALISMO ISLAMICO Agguato al direttore di una società tv. Il Già minaccia i «fratelli traditori» Algeri, freddato un altro giornalista E scoppia la guerra tra i gruppi fondamentalisti ALGERI. Gli integralisti islamici continuano la loro campagna di terrore e morte contro i giornalisti in Algeria: Ali Bukerbache, 53 anni, direttore generale della società «Mediatv Communications», che lavora per la televisione di Stato, ò stato ammazzato ieri mattina al volante della sua auto. Il giornalista era fermo a un incrocio stradale nella zona tra Dergana e Ruiba, a Est della capitale, quando degli sconosciuti lo hanno avvicinato sparandogli e riuscendo poi a darsi alla fuga. L'assassinio giunge all'indomani dell'agguato teso a una delle giornaliste più famose della televisione, Rachida Hammadi, che è rimasta ferita gravemente in un attentato in cui ha perso invece la vita sua sorella. La Hammadi è attualmente ricoverata in coma profondo all'ospedale militare di Algeri. La società di Bukerbache, che in passato lavorò come giornalista al quotidiano di Orano «El Djoumhouria», aveva prodotto di recente documentari e servizi sulla crisi algerina, in particolare sul terrorismo islamico e il ruolo delle donne. Il Gruppo islamico armato, l'organizzazione più intransiI gente del variegato panorama I fondamentalista, aveva di rej conte dichiarato guerra alla radiotelevisione sollecitando tutti i giornalisti che vi lavorano a dare quanto prima le dimissioni. E sempre il Già, affermando di essere «il solo depositario della Jihad» (la guerra santa), ieri ha minacciato in un comunicato misure contro gli altri gruppi che resteranno fuori dal «processo dell'unificazione dei ranghi, quasi terminato». I! comunicato pubblicato dal quotidiano arabo «Al Ha- yat» - edito a Londra e stampato anche al Cairo - afferma che il «Già continua i suoi contatti fraterni, prima di risolvere la questione delle sacche che ancora si pongono al di fuori della nuova cornice della lotta armata e che quindi escono dal quadro dell'unificazione» alle quali «verranno applicate le regole della shaaria», la legge islamica. Il comunicato, secondo gli osservatori, riguarda soprattutto l'Ais, l'Esercito islamico di salvezza (braccio armato del disciolto Fronte islamico di salvezza) che ha preso provvisoriamente la direzione del Fis. Lo stesso giornale ha pubblicato un comunicato in cui l'Ais invita «al pentimento i funzionari del governo che appoggiano l'ingiustizia e la tirannia del regime», minacciandoli, in caso contrario, di «liquidazione». [Agi-Ansa]

Persone citate: Hammadi, Rachida Hammadi

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Cairo, Londra, Orano