«In metrò col cuore in gola»

«In metrò/ col cuore in gola» «In metrò/ col cuore in gola» Pochi passeggeri nelle stazioni sotterranee aL DAY AFTER DELLA CAPITALE LTOKYO A polizia giapponese ha lanciato una gigantesca operazione per svelare il mistero degli attentati col «Sarin» nella metropolitana di Tokyo. Le tracce sono labili, malgrado i sospetti si appuntino sulla setta buddista Aum Shinrikyo. Ieri sera, un uomo sospettato di aver deposto un recipiente con il gas mortale in una stazione del metrò era ricoverato in ospedale, in condizioni gravi. Per cui il suo interrogatorio non ha ancora avuto luogo. Ma secondo «Yiomiuri Shimbun», il più grande quotidiano giapponese, parec- chie persone lo avrebbero visto deporre un oggetto avvolto in una busta di plastica alla stazione di Kondenmacho. La polizia, che non dice nulla di ufficiale sui progressi dell'inchiesta, avrebbe raccolto testimonianze su una trentina di sospettati. Ma per il momento, la persona in ospedale sembra l'unico elemento tangibile dell'indagine. Gli scarsi progressi dell'inchiesta, malgrado la mobilitazione di trecento agenti, accrescono la preoccupazione della gente di Tokyo. Tanto più che, secondo la testimonianza di un esperto intervistato ieri dalla rete televisi¬ va pubblica Nhk, «il numero delle vittime avrebbe potuto essere enormemente più elevato». Si può considerare un miracolo, ha detto lo studioso, se il gas Sarin liberato in metropolitana nell'ora di punta ha ucciso «soltanto» otto persone. «Non potremo più stare tranquilli finché i responsabili dell'attentato non saranno stati scoperti», dicevano ieri un po' tutte le persone incontrate nel metrò. In una vasta operazione preventiva, i poliziotti hanno passato al setaccio tutte le banchine della sotterranea. Tutti i cestini dei rifiuti sono stati portati via e le tre lince colpite sono state controllate metro per metro. Tutta la rete metropolitana è stata riaperta al pubblico, compresa la linea più colpita, la Hibiya. «Ma ogni volta che salgo su un vagone, annuso l'aria per sentire se c'ò qualche odore sospetto!», racconta un passeggero. Ieri era un giorno festivo in Giappone, per l'equinozio di primavera, e gli abitanti di Tokyo hanno avuto la possibilità di disertare in massa il metrò. Secondo un responsabile della rete di trasporto della capitale, l'affluenza ò stata dal 10 al 20 per I cento inferiore a quella normale nei giorni festivi. Ma e impossibile che ciò duri a lungo. Con 13 milioni di abitanti, che diventano 39 con i sobborghi, la capitale giapponese dipende interamente dai trasporti pubblici. La loro prolungata paralisi colpirebbe il cuore dell'economia del Paese. D'altra parte non esistono misure di prevenzione efficaci contro un attacco chimico, dicono desolati gli esperti. In effetti gli ingredienti del Sarin sono in vendita libera. «Il compito della polizia ò ben difficile in un Paese che produce più di 20 mila sostanze differenti per l'industria, l'agricoltura e la me-

Persone citate: Aum Shinrikyo, Sarin

Luoghi citati: Giappone, Tokyo