Publitalia arresti confermati di Alberto Gaino

Ordinanza del Tribunale della libertà. Ma i difensori: «Non esistono prove» Ordinanza del Tribunale della libertà. Ma i difensori: «Non esistono prove» PubfitaKa, arresti confermati Un teste d'accusa minacciato di morte TORINO. Anche por il tribunale della libertà Giampaolo Prandclli, numero due di Publitalia '80, potrebbe commettere nuovamente il reato di cui è accusato - utilizzazione di fatture false - dopo aver tentato di inquinare le indagini in corso. Conclusione: deve essere arrestalo. Ma questo è ancora il meno: nella loro ordinanza i giudici rivelano che un testimone d'accusa contro Publitalia è stato minacciato di morte, due giorni dopo la sua deposizione in Procura. Episodio gravissimo in sé e, tanto più, per una storia apparentemente di frodi fiscali, che fa scattare i legali Fininvest: «C'è solo una denuncia». Ma i giudici la avvalorano soffermandovisi. E lo stesso tribunale della libertà scrive di «fondi neri» accantonati con le fatture gonfiate, e rilancia i «sospetti» della Procura sulla reale funzione dei pagamenti estero su estero per una parte delle provvigioni che la società del gruppo Fininvest doveva a Giovanni Arnaboldi, pilota di offshore e faccendiere, latitante dall'inizio di settembre. Prandelli, uomo ombra di Marcello Deli'Utri: la sua latitanza, invece, dura ormai da più di un mese ed è sempre più imbarazzante per i vertici Fininvest. Anche perché fa il paio con quella di Romano Comincioli, responsabile di Forza Italia in Sardegna e consulente esterno (ma con ufficio e due segretarie a Milano 2) della concessionaria di pubblicità del gruppo di Berlusconi. Ricorrendo contro il provvedimento del gip Piera Caprioglio, Prandelli aveva cercato di dissolvere in un colpo solo tanto imbarazzo e i suoi problemi rispetto a un soggiorno in carcere. Come è stato per Missoni junior. La situazione per Publitalia è pesante anche per il contesto che hanno tracciato i giudici rivelando le minacce di morte ricevute da Edoardo Pizzotti, licenziato da Publitalia perché - scrivono i magistrati - si era opposto all'inserimento di un «personaggio equivoco», l'avvocato Giorgio Bertone, che è poi finito fra gli indagati di quest'inchiesta. Ha colpito i giudici la denuncia di Pizzotti: prelevato in una cabina telefonica, nel centro di Milano, da due sconosciuti che «mi hanno sibilato all'orecchio "Ti faremo esplodere la testa"». Questo, due giorni dopo la sua convocazione da parte dei pm Cristina Bianconi e Luigi Marini. Era il 14 gennaio scorso, e ne avevamo dato notizia: «C'è un testimone contro Publitalia». Niente nomi, ma evidentemente a qualcuno è bastato per collegare l'indiscrezione a Pizzotti. 0 è stata solo una coincidenza temporale? Il solo fatto che dei giudici ne riferiscano nella motivazione di un provvedimento non lascia molto spazio all'ipotesi della casualità. Di interessante c'è ancora altro in quell'ordinanza: la notizia che Publitalia abbia ceduto per un milione alla società Piemonte Factoring un credito di 2 miliardi e 200 milioni verso la fallita Gpa di Arnaboldi. E, ancora, che Mariano Giglio, manager Zambeletti, pagato in nero da Publitalia, si desse un gran da fare «per spostare la pubblicità delle industrie farmaceutiche dalla Rai alle reti Fininvest». Davvero «dura» quest'ordinanza, e i legali di Prandelli, gli avvocati torinesi Fulvio Gianaria e Alberto Mittone replicano a tono. Per loro «è stata valorizzata tutta una serie di circostanze che in alcuni casi sono pure ipotesi (e fra queste la storia delle minacce di morte, totalmente destituita di supporto probatorio) e che in altri rappresentano situazioni episodiche fatte assurgere a sistema». Alberto Gaino Il pm torinese Luigi Marini

Luoghi citati: Milano, Piemonte, Sardegna, Torino