Berlusconi e Fini: «Non corriamo» di Fabio Martini

Elezioni regionali, l'ex premier e il leader di An rinunciano a candidarsi a Milano e Roma Elezioni regionali, l'ex premier e il leader di An rinunciano a candidarsi a Milano e Roma Berlusconi e Fini: «Non corriamo» ROMA. Alla fine Silvio Berlusconi o Gianfranco Fini hanno deciso di tirarsi indietro: allo elezioni del 23 aprile non correranno come «candidati-lepre» nei collegi provinciali di Milano e Roma. «Un progotto che c stato accantonato - rivela Maurizio Gasparri, numero due di Alleanza nazionale perché la politicizzazione di queste elezioni regionali e già un dato di fatto e lo accentueremo nei prossimi giorni». E così, in vista delle elezioni del 23 aprilo l'unico, vero en plein 10 faranno loro: gli ex democristiani. In diverse regioni infatti - Lombardia, Lazio, Umbria, Campania, Liguria - si profilano ducili tra cattolici, uno schierato a destra e uno a sinistra. Come nel Lazio, dove si fronteggeranno, per il centro-sinistra, l'anchorman del Tgl Piero Badaloni, amico di Rosa Russo Jervolino e per il centro-destra un cattolico per tutte le stagioni come Alberto Michelini. Anche in Lombardia la sfida per la presidenza della regione potrebbe giocarsi tra due ex de come Roberto Formigoni (per il Polo) e la recalcitrante Maria Pia Garavaglia per il centro-sinistra, ma se l'ex ministro della Sanità (corno dice) non ne vorrà sapere, in zona Cesarmi potrebbe uscire un personaggio a sorpresa: l'ex questore di Milano ed attuale prefetto di Palermo Achille Serra, a. Per la presentazione delle liste c'è ancora una settimana, ma per raccogliere le firme sotto i simboli il tempo stringe e infatti ieri per tutto il giorno i leader del Polo delle libertà si sono affannati in casa di Berlusconi ad Arcore. Anche Umberto Bossi ha cercato di mettere la parola fine sull'ultimo tormentone che rischiava di dividere la Lega: il nuovo «blocco di centro» Ppi-LegaSegni deve apparentarsi o no col pds? O è meglio correre da soli? Un enigma che ieri sera Bossi ha lasciato risolvere ai suoi: dopo aver partecipatalo alla prima parto della riunione del consiglio federale, si è alzato, è andato a Vicenza per un comizio. E la decisione è questa: alle regionali la Lega si presenterà da sola. Nel lungo vertice di Arcore 11 Polo ha scelto i candidati alla presidenza nelle regioni più importanti: in Piemonte sarà il deputato di Forza Italia Enzo Ghigo, 41 anni, diploma di scuola media superiore, già dirigente piemontese di Publitalia. Contro di lui, il centro sinistra schiererà quasi certamente il presidente della Camera di Commercio Pichetto. In Veneto la coalizione AnForza Italia-Federalisti-Ccd farà scendere in campo un candidato-fotocopia rispetto al Piemonte, un deputato di Forza Italia che ò anche dirigente di Publitalia: Giancarlo Galan. Contro di lui la sinistra e incerta tra la vecchia Tina Anselmi e il rettore di Ca' Foscari, Costa. In Lombardia il candidato del Polo sarà Roberto Formigoni, mentre il contro sinistra, se sfumeranno le candidature della Garavaglia e di Serra, potrebbe schierare un banchiere «bianco» del calibro di Giovanni Bazoli. So la Lega, corno pare, correrà da sola, il candidato alla presidenza in Lombardia potrebbe essere il capogruppo dei senatori leghisti Francesco Tabladini. Nelle due principali regioni rosse il Polo lancia in pista due cattolici: in Toscana Paolo Del Debbio (avrà contro il pidiessino Chiti) e in Emilia Romagna il professor Morra (lo fronteggerà un altro pidiessino, il presidente uscente Borsani). In Liguria il Polo candida Sergio Magliola, mentre la sinistra è ancora incerta tra Enzo Roppo e l'attuale vice-presidente della giunta Gallanti. Nel Polo c'è ancora maretta in due regioni importanti: in Campania Fini vuole candidare un missino di lungo corso come Antonio Rastrelli, mentre Casini punta tutto sul professor Andrea Amatucci. E nel vortice di Arcore, da Forza Italia è partito un veto sul candidato di Tatarella alla presidenza della regione Puglia, Giorgio Bortone, marito dell'ex ministro Adriana Poli Bortone. Con questa obiezione: «Non possiamo fare la dinastia dei Bortone...». Fabio Martini Lombardia, Formigoni (Centro-Destra) contro l'ex questore Achille Serra presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro in visita a Istanbul