«Troppi scherzi in caserma, mi uccido»

«Troppi scherzi in caserma, mi uccido» Tragedia a Sestri Levante, la vittima del «nonnismo» è un giovane para di leva «Troppi scherzi in caserma, mi uccido» Telefona alla madre, poi si getta sotto un treno CELLE LIGURE. Stazione di Sestri Levante, sul terzo binario sfila un treno merci. Dal marciapiede scatta un ragazzo, corre incontro al locomotore. Il macchinista aziona la rapida, ma è tutto inutile. Il ragazzo è travolto e ucciso. Andrea Oggiano, 19 anni, paracadutista di leva a Livorno, abitava a Celle Ligure. Il rapporto della polizia ferroviaria non lascia dubbi: suicidio. Poche ore prima aveva telefonato a casa: «Mamma, non ce la faccio più». Vittima del «nonnismo»? Dello stress di un addestramento troppo duro? Gli amici di Celle sono ceiti: «Raccontava di scontri con i compagni, di essere stato picchiato con i bastoni delle scope». Aveva paura delle severe punizioni: «Basta un granello di polvere, una branda mal fatta, e subito scatta la punizione». Ma gli ufficiali della «Folgore» replicano: «Era tranquillo, affidabile». Gazzetti e Numa A PAG. 9 THLHF0N0 MOBILE yM^ ; ìrjijj ; ì ;i j ì ; i^ìMiTSUBisNi;: : i ì ì ; H • : : : TELETON ( M0.BJU: : : ::::::

Persone citate: Andrea Oggiano, Numa

Luoghi citati: Celle Ligure, Livorno, Sestri Levante