Ucciso il patriarca della'ndrangheta

□ A LO Il boss, 82 anni, freddato in casa. Caselli: «C'è qualcuno che non vuole Badalamenti in Italia» Ucciso il patriarca della 'ndrangheta E' «Peppe» Nirta, Usuo clan guidò l'industria dei sequestri LOCRI. Seduto a una scrivania, scriveva memorie difensive da presentare ai giudici, ai quali ha sempre ribadito di non essere altro che un pensionato, un povero vecchio perseguitato da una brutta quanto immeritata fama. Giuseppe «Peppe» Nirta, 82 anni, è stato ammazzato, lì, alla sua scrivania, ieri pomeriggio, con 5 colpi di pistola. Nirta, dicono gli esperti di 'ndrangheta, era stato almeno fino a quattro-cinque anni fa uno dei capi più ascoltati, di quelli insomma che erano in grado di imporre la loro volontà ben al di là dei confini geografici della sua cosca, quella di San Luca, terra di sequestri alle falde dell'Aspromonte. Un piccolo centro sviluppatosi in modo disordinato, con case nate all'improvviso. Patriarca di vecchio stampo, Giuseppe Nirta aveva ufficialmente passato la mano, almeno in apparenza, ed anche per questo non temeva per la sua persona. D. Minuti A PAG. 11

Persone citate: Badalamenti, Caselli, Giuseppe Nirta, Nirta, Patriarca

Luoghi citati: Italia, Locri