Una collezione che fa arrossire
Choc a Parigi: gioielli a forma di fallo e vagina Vivienne Westwood si ispira a Ninon, la famosa prostituta amica di Racine e Voltaire Una collezione che fa arrossire Choc a Parigi: gioielli a forma di fallo e vagina L'EX REGINA DEL PUNK PARIGI DAL NOSTRO INVIATO «La donna del Duemila? Una perfetta "cocotte", una salottiera di facili costumi. Diana d'Inghilterra avrebbe tutte le caratteristiche per diventarne il simbolo, ma dovrebbe crescere intellettualmente, coltivare le conoscenze giuste». Così parlò Vivienne Westwood. La cinquantaduenne ex regina del punk - professione couturier dissacratrice - alle cortigiane eccentriche e dotte (latitanti ai giorni nostri) dedica la sua collezione in calendario oggi. La Westwood - che nei giorni scorsi ha concordato con Castro di sfilare all'Avana il prossimo anno - questa sera verrà festeggiata con un grande ricevimento all'ambasciata inglese. E, «al lupo-ai lupo», corre voce che sarà Lady D. in persona ad accoglierla. Staremo a vedere. Ancora una volta l'ex maestrina di Liverpool - un tempo amante del leader dei Sex Pistol, Malcom Me Laren - scandalizza il pubblico con le sue trovate bizzarre. Quest'inno all'altolocata prostituta d'antan ha l'aspetto dì una regressione. Non le pare che riproporla sia un tantino anacronìstico e sopra le righe? «No, anche se mi rendo conto che sulle prime può apparire scioccante. La cocotte sfrutta il suo fascino per arricchirsi interiormente con abbondanti dosi di sapienza. Chi meglio di queste damigelle sapeva coniugare il piacere della conversazione intelligente insieme con la seduzione? La bellezza è un mezzo che deve essere usato per raggiungere un obiettivo più nobile, insomma diventa l'ingrediente di una tècnica che applicata con impegno porta al successo. La mia provoca¬ zione nasce dal desiderio di contastare l'appiattimento culturale e il grigiore degli stereotipi». Si è ispirata a qualche personaggio particolare? «Sono rimasta incantata da Ninon De Lenclos, una cortigiana bellissima che si circondava di uomini dai cervelli fini, come Racine e Voltaire. E al suo stile elegantissimo e sexy mi rifaccio per tracciare una nuova silhouette. Vita strettissima, seno enfatizzato, gonne con panieri sul sedere, tagli sartoriali. L'abito è lo strumento del potere. Si chiamano infatti power dress, certi miei modelli con la forma del petto disegnata da un corsetto incorporato, le grandi spalle appuntite (il tutto accessoriato da ciondoli a forma di vagina e pene, ndr)». Ma il sesso in tutto questo è dì fondamentale importanza... Un ceffone alle conquiste sociali femminili? «Ma no, ci vuole un briciolo di ironia. Il fascino è un'arma sottile da adoperare con humor, sensibilità, furbizia. Serve per ottenere maggiore conoscenza anche in quei campi presidiati dagli uomini. La Lenclose diceva: "Ci vuole più genio a fare l'amore che a comandare un'armata"». Quali sono le caratteristiche che dovrebbero possedere le moderne cocottes? «Intanto un grande desiderio di coltivare se stesse. Se manca questa volontà ogni tentativo è inutile. Poi bisogna amare il piacere di essere sempre al centro dell'attenzione. Importantissima è la scelta del guardaroba: sensuale, ammiccante, ma anche elegantissimo. Per ogni occasione ci vuole la tenuta giusta, guai sbagliare. A questo punto tutto dovrebbe venire automatico: gli uomini cadono ai tuoi piedi e da loro puoi ottenere tutto ciò che vuoi, compresa una bella casa, dove poter accogliere ospiti stimolanti». Secondo lei c'è una persona che possiede tali virtù? «Temo di no. Hillary Clinton è una potenza politica, ma non mi sembra un tipo sexy-intellectual. Caroline di Monaco e la sorella Stéphanie invece mi paiono potenzialmente più adatte». E' vero che lei vuole aprire un salotto letterario nella sua casa di Londra? «E' il mio sogno. Mi intriga conoscere i personaggi più disparati, dal pianista al giornalista radiofonico, al poeta. La cultura è un infallibile antidoto contro la volgarità dilagante. Ogni stratagemma è lecito per accedervi». Antonella Arrapane I vestiti evidenziano seni e sederi «Il prossimo anno sbarcherò con i miei capi al'Avana» A sinistra, Lady Diana Spencer. Sopra, Vivienne Westwood
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