«Dini e Marx? Che comunisti...»
«Pini e Marx? Che comunisti—» Serra: compagno Lamberto? Ma se sua moglie è la padrona del Costarica... «Pini e Marx? Che comunisti—» La satira di destra si scatena sul voto di fiducia ROMA. Rifondazione vota per il governo? E subito si scatena la satira «di destra», quella nata da poco ma non per questo meno agguerrita. Alfio Krancic, il vignettista toscano che si ò fatto le ossa all'Indipendente di Vittorio Feltri, da qualche tempo ha portato i suoi disegni sul Secolo d'Italia, il quotidiano di Alleanza Nazionale. Ieri la sua vignetta era gigantesca, subito sotto la testata: un Carlo Marx vestito da sera, con tanto di fiocco al collo, cammina sottobraccio con l'aria perplessa a un Lamberto Dini elegantissimo, con tanto di frac e cilindro. Niente disascalie: il commento viene direttamente dal titolo d'apertura del giornale: «L'armata Brancaleone: fiducia e manovra passano con i voti di Rifondazione». La risposta della satira «di sinistra» è arrivata a strettissimo giro di posta: sulla prima pagina dell'Orata. Scrive Michele Serra: «Non ricordo il nome di quello spettabile deputato del gruppo liberal-democratico (un bel signore, molto rappresentativo) che ha dichiarato il suo voto di sfiducia a Dini perché a capo di un governo post-comunista». Nello stesso momento - continua Serra - «la telecamera inquadrava il compagno Lamberto (sezione Bankitalia, cellula «i due Carli»: Carlo Marx e Guido Carli) mostrandoci un anziano conta¬ bile con lo sguardo ormai filigranato dagli anni e dalle riunioni sulla lira, ex ministro del governo più di destra mai visto dai tempi di Ramsete, marito della proprietaria del Costarica... Come tutto ciò possa essere definito post-comunista è uno dei tanti misteri semantici di questa nostra epochina: che gli storici, non v'è dubbio, definiranno l'Era della Vanvera». [r. i.] La vignetta, di Alfio Krancic pubblicata ieri dal, «Secolo d'Italia»
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