«L'autostrada minaccia le piramidi»
«L'autostrada Ultimatum Unesco «L'autostradaminaccia le piramidi» DPARIGI LTIMATUM dell'Unesco all'Egitto per bloccare i lavori di un'autostrada che deturpa ciò che resta della «Settima meraviglia del mondo», l'area delle piramidi. Se la richiesta non verrà accolta, il sito sarà cancellato dalla lista del patrimonio mondiale protetto dall'organizzazione dell'Onu per l'educazione, la scienza e la cultura. L'autostrada è praticamente terminata, manca solo l'asfalto. Serpeggia attraverso l'altopiano di Giza, dove sorgono la Sfinge e le Piramidi di Cheope, Cbefren e Micerino. In passato il presidente Mubarak aveva dato ordine di sospendere i lavori, ma ora l'Egitto propone di deviare il tracciato dell'autostrada di due o tre chilometri verso Sud. Lunga 23 chilometri, larga da tre a quattro, la zona protetta dall'Unesco è già deturpata da depositi di detriti del cantiere, macchine arrugginite, costruzioni di fortuna. Inoltre vi sono stati installati una fabbrica e tre campi militari. «Tutto questo deve sparire», ha dichiarato il responsabile dell'Unesco per le attività operative del patrimonio mondiale, l'egiziano Said Zulfikar. Il primo aprile una delegazione di esperti diretta dal vicepresidente della Sorbona Leon Pressouyre sarà inviata dall'Unesco al Cairo per chiedere che il sito sia riportato all'antico splendore. «Entro il primo maggio l'Egitto dovrà presentare un rapporto sul modo con cui intende procedere - ha detto Zulfikar -. Se non lo farà, il sito sarà messo per sei mesi sulla lista dei beni mondiali in pericolo, e se la situazione resterà immutata, alla fine di quest'anno, sarà cancellato dalla lista del patrimonio mondiale protetto». Il provvedimento nuocerebbe fortemente all'immagine internazionale dell'Egitto, accusato di violare la convenzione sul patrimonio mondiale che ratifico nel 1974. E' l'unica arma di cui l'Unesco dispone per tentare di opporsi all'incuria dei singoli Stati. [Ansa]
Persone citate: Mubarak, Said Zulfikar
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