Tomba, «re» dopo vent'anni

Tomba, «re» dopo vent'anni Thoeni nel 75 fu l'ultimo azzurro a vincere la Coppa del mondo Tomba, «re» dopo vent'anni ha Lm L'Italia dello sci aspettato vent'anni. E ieri, alle 13,32, quando Marc Girardelli ha tagliato il traguardo della discesa con il diciasettesimo tempo, anche l'aritmetica, dopo la logica, ha consegnato nelle mani di Alberto Tomba, il genio delle nevi, la Coppa del mondo. Neppure lui, forse, pensava più di metterla in bacheca nella sua casa piena di trofei e medaglie a Castel de' Britti, alle porte di Bologna. Vent'anni giusti dopo Gustavo Thoeni, l'allievo e il maestro: c'è una sorta di legame poetico che unisce il vecchio al nuovo eroe, l'uomo che rese lo sci uno sport di massa e il campione che ha saputo, come nes- suno prima di lui, nemmeno Gustavo, muovere l'immaginazione e la passione del popolo della neve. Gli scettici, sempre numerosi e ora battuti, credevano che Tomba, il re dei pali e non delle discese, non sarebbe mai stato in grado di vincere questa Coppa del Mondo stregata, sfuggita almeno tre volte in passato per colpa di un regolamento che non dava scampo ai puri virtuosi dello slalom. Invece Alberto, lottando contro le regole e contro gli uomini, è riuscito a compiere la grande impresa. Ma per farlo, per essere incoronato re dello sci, della qual cosa peraltro nessuno dubitava, ha dovuto vincere in questa magica stagione dieci gare di coppa, di cui otto consecutive, sette slalom e tre giganti. Ha battuto tutti i record, ha esaltato i suoi tifosi, la gente comune, persino i suoi nemici. Ha dimostrato al mondo una chiara verità: quando lascerà l'agonismo, un giorno speriamo lontano, non sarà Alberto a rimpiangere lo sci, ma sarà lo sci a rimpiangere Alberto. La conquista della sua prima sfera di cristallo, che si aggiunge alle 43 vittorie di coppa del Mondo e alle cinque medaglie olimpiche (tre ori e due argenti) ha reso felice l'Italia e nello stesso tempo ha riempito di denari le tasche del campione. Con il successo sono scattati i bonus e i superbonus degli sponsor e della federazione. Dieci miliardi in una stagione, forse più, hanno reso più concreto il sogno di Alberto. Un anno indimenticabile, con i contratti già pronti per essere firmati: anche il prossimo, insomma, promette di essere degno di felici attenzioni. Il campione ha dedicato la vittoria ai suoi amici veri, pochi ha detto, a quelli che hanno sempre creduto in lui: forse Alberto non sa che sono più numerosi di quanto non creda. Carlo Coscia SERVIZI NELLO SPORT

Persone citate: Alberto Tomba, Britti, Carlo Coscia, Gustavo Thoeni, Marc Girardelli, Thoeni, Tomba

Luoghi citati: Bologna, Italia