E d'estate nell'alveare si pigiano in centomila

E d'estate nell'alveare si pigiano in centomila E d'estate nell'alveare si pigiano in centomila Quante api vivono in un alvea- Durante il periodo estivo, un alveare è formato da 80-100 mila api, di cui il 90 per cento è costituito da api operaie, che sono femmine sterili, e il restante 10 per cento è formato da un migliaio di fuchi (maschi privi di pungiglione, interamente destinati alla fecondazione), qualche migliaio di uova fecondate e pronte a diventare larve in 1015 giorni e una sola ape regina per ogni alveare. Questa, essendo l'unica femmina feconda, ha la funzione di deporre le uova ed è riconoscibile dalle dimensioni poco più grandi delle altre api comuni. Albano e Denis Mosconi Mero (FO) Le nuvole sono liquide o gasso- La domanda è mal posta. In realta le nuvole non sono un «materiale» omogeneo costitui¬ to da un'unica fase, non sono cioè né liquide né solide. Esse sono un «materiale» polifasico costituito da una dispersione liquida in un gas, detto aerosol. Le particelle d'acqua liquida in dispersione hanno dimensioni dell'ordine del millesimo di millimetro, cosi come le particelle solide o liquide in dispersione gassosa che costituiscono il fumo (che non è certo liquido o solido) o le particelle solide in dispersione nell'acqua torbida (neanche l'acqua torbida è un solido!). Occorre quindi non semplificare e distinguere tra la scala microscopica (osservabile con opportuni strumenti), nella quale è chiaramente identificabile la fase liquida, e la fase macroscopica (quella cioè osservabile a occhio nudo) delle nuvole. Le caratteristiche macroscopiche sono decisamente vicine a quelle dell'aria limpida: le nuvole e la nebbia possono essere respirate, attraversate, possono sostenere un aeroplano e galleg¬ giare nell'aria. Nessun materiale inteso come liquido ha queste caratteristiche. Filippo Zimini, Genova Perché e quando gli uomini hanno iniziato a tagliarsi la barba? Gli uomini primitivi portarono barba e baffi finché non conobbero l'uso del rasoio, documentato dai ritrovamenti dell'Età del Bronzo. La barba assunse allora le fogge più diverse e all'uso di raderla o no veimero attribuiti particolari significati. La barba fu simbolo di virilità, di dominio, di saggezza e come tale considerata sacra: dagli ebrei, che consideravano radersi un atto sacrilego, dai maomettani che ancora oggi giurano sulla barba del Profeta. Anticamente la barba fu anche segno di libertà: agli schiavi era proibito portarla e ai vinti veniva tagliata. Michela Vignuta Viverone (Biella) Per quale meccanismo, nei quadri tridimensionali, un'immagine ne cela una seconda? E come si fa a scorgere quest'ultima? Nei quadri tridimensionali si utilizza la tecnica degli stereogrammi, ossia dei disegni ottenuti rappresentando una funzione matematica, grazie al computer. Per scorgere l'immagine nascosta, si deve avvicinare lo stereogramma al naso, concentrare la vista su un punto centrale dell'immagine (che non deve essere a fuoco), dopodiché allontanare lo stereogramma dagli occhi, sempre mantenendo il disegno non a fuoco. A questo punto dovrebbe apparire l'immagine tridimensionale. Se ciò non avvenisse, ripetere con calma tutte le operazioni. L-t^ il laggiù. ^5 rati - tutti i numeri decimali? Ogni numero decimale può essere scritto nella forma m/n (m, n interi), cioè come numero razionale. In altre parole, un numero decimale non è altro che una rappresentazione arbitraria di una frazione intera. L'insieme dei numeri razionali è nu- Massimiliano Sonato Vercelli Esiste una regola che consenta di contare progressivamente - di mettere cioè in relazione univoca con i numeri natu-

Persone citate: Denis Mosconi Mero, Filippo Zimini, Fo, Massimiliano Sonato, Michela Vignuta Viverone, Profeta

Luoghi citati: Biella, Genova