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Parla Bruce Parla Bruce «Poche tournée penso ai figli» LOS ANGELES. «Negli ultimi cinque anni sono stato in tour soltanto otto mesi. Probabilmente ho passato in casa molto più tempo di quanto abbia fatto la maggior parte dei papà del mondo. Con i miei bambini e con mia moglie facciamo le cose che fanno tutte le famiglie: mangiamo assieme, facciamo passeggiate e ci divertiamo». Parola di Bruce Springsteen. Ignaro di essere stato surclassato, nella lontana Italia, da un gruppo di giovanotti che cantano «a cappella», il quarantacinquenne Bruce sta concludendo le riprese del video di «Secret Garden», una delle canzoni inedite di «Greatest Hits». E si lascia andare alle confidenze: «Quand'ero ragazzino, uno dei giorni più felici fu quando mio padre mi portò con lui in giro sul suo camion; mi sentii davvero importante. Credo che educare i figli e costruire una famiglia felice non dipenda dal tipo di lavoro che uno fa: ma è importante che i figli si sentano davvero parte della vita degli adulti. Ed è questo che io cerco di fare con loro». Lei è sposato con la cantante Patti Scialfa, ha tre figli. Non le spiace di avere meno tempo per la vita da rockstar? «Qualche anno fa davo al lavoro il cento per cento della mia vita, ma non stavo bene, ero stressato. Credo che col tempo, diventando adulti, si debba pretendere qualcosa di più: i figli, la moglie, la famiglia sono la parte più importante della mia vita. Quando sono nati i miei bambini, credo davvero di essere nato una seconda volta». Tornerà con la E Street Band? «Durante l'ultimo tour ho preferito fare a meno di loro; e mi sono trovato bene con i musicisti con cui ho collaborato; ma capisco i miei fans che sono rimasti delusi dalla mia scelta. Con la E Street Band non abbiamo litigato, siamo troppo amici. Ora non abbiamo progetti precisi: pochi giorni fa ci siamo divertiti a suonare assieme in un locale a New York. Ma per un po' non andremo in tour: prima voglio incidere nuova musica». Sta preparando un album? «Ho 16 o 17 pezzi ai quali sto lavorando: brani abbastanza tranquilli, materiale acustico. Nei prossimi due mesi deciderò se finire questo disco o se fare qualcos'altro». Intanto, in ((Greatest Hits» ci sono quattro brani inediti. «"Secret garden" parla dell'incapacità della gente di conoscersi: crediamo di sapere chi siamo, poi scopriamo che le persone che ci sono vicine sono diverse da come ci aspettiamo. "Murder Incorporated" è dell'82, dell'epoca di "Nebraska": il concetto di omicidio è ormai incorporato nella nostra società, qualcosa che accettiamo passivamente; "Murder Incorporated" è più adatta a oggi che agli anni in cui l'ho scritta». [s. n.l