Dai mercanti del Medioevo ai finanzieri di Wall Street di Sergio Romano

ano ino^J DENARO & FEDE Dai mercanti del Medioevo ai finanzieri di Wall Street DOVE passa il confine che divide le «opere pie» dallo sfruttamento economico della «merce lavoro», il prestito dall'usura, il prudente capitalismo della Centesimus annus dalle spericolate scommesse sui «future» di Leeson a Singapore? I «mercanti di Prato», nel Medioevo, vissero a cavallo del confine e salvarono l'anima, alla fine della loro esistenza terrena, regalando alla Chiesa una parte di ciò che avevano guadagnato con i loro spregiudicati traffici commerciali. I mercanti di Lucca scoprirono i testi di Lutero e ne trassero la convinzione che il guadagno è un segno concreto della grazia divina. I banchieri tedeschi e fiamminghi tenevano al capezzale la Bibbia e il libro dei conti. Le grandi cattedrali dell'America Latina furono costruite con l'oro che i conquistadores strapparono agli incas, ai maya e agli aztechi. I mercanti di schiavi erano spesso buoni cattolici, evangelisti, battisti, metodisti, presbiteriani e, secondo le recenti ricerche di uno studioso americano, ebrei. I mercanti di oppio in Cina, durante il secolo scorso, facevano generose donazioni ai missionari protestanti inglesi e americani. Le prime grandi fortune commerciali della Russia moderna furono costruite dai vecchi credenti, vale a dire dai più strenui e inflessibili difensori dell'Ortodossia. E le banche ebraiche di Francoforte erano religiosamente chiuse, per soddisfare le esigenze spirituali dei loro proprietari e clienti, dal tramonto del venerdì all'alba del lunedì. Il denaro e la fede finiscono sempre col mettersi d'accordo. Agli esempi del passato potremmo aggiungerne altri tratti dal presente. I membri dell'Opus Dei sono industriali, finanzieri, liberi professionisti, e la somma dei loro conti in banca corrisponde probabilmente al bilancio di un piccolo Stato europeo. Arthur Rank, produttore cinematografico e pioniere delle macchine per fotocopie, era un devoto metodista. I mormoni non bevono alcol, caffè, tè, coca cola, ma sono liberi di produrre, commerciare, specula¬ re. Il reverendo americano Pat Robertson, leader di un movimento denominato «Coalizione cristiana», sostiene che il mondo è governato dalla dittatura monetaria delle banche centrali e propone un «anno del giubileo» nel corso del quale tutti i debiti verranno condonati. Ma questo non gli impedisce di avere stretti rapporti con l'ala conservatrice e liberista del partito repubblicano. Qualche anno fa Sir John Marks Templeton, ricco finanziere inglese d'origine americana, ha istituito un premio «for Progress in Religion». L'accostamento fra le due parole - progresso e religione - produce un suono stridente, ma pochi giorni fa un filosofo australiano, Paul Davies, ha ricevuto un milione di dollari per opere che s'intitolano La frontiera dell'infinito. Al di là del buco nero, Gli ultimi tre minuti. Ultime riflessioni sul destino finale dell'universo, Il pensiero di Dio. La base scientifica di un mondo razionale. Più recentemente un giornale americano ha pubblicato la fotografia di un agente di Borsa che approfitta dell'ora di colazione per recitare il rosario in una piccola chiesa cattolica accanto a Wall Street. Quante chiese in America e in Sicilia sono state costruite con il denaro dei «padrini»? Quanto denaro «riciclato» ha finanziato conventi e opere religiose? Esistono bolle, encicliche, proclami e anatemi sulla immoralità del denaro. Ma la voglia di guadagnare non è meno forte della voglia di credere in Dio. Le Chiese - tutte le Chiese - brontolano, aggrottano le ciglia, denunciano il culto di Mammone e del vitello d'oro, predicano la generosità, l'altruismo e la solidarietà. Ma sono sempre pronte ad allargare la cruna dell'ago e ad accettare, per i peccati commessi, un congruo indennizzo. Come tutto nel mondo anche il paradiso ha un prezzo. Come nel Medioevo il denaro della dannazione può essere salvifico e i'oro eh Satana diventa, quando entra nel caveau del Vaticano, l'obolo di San Pietro. Sergio Romano ino^J

Persone citate: Arthur Rank, John Marks, Leeson, Lutero, Mammone, Pat Robertson, Paul Davies

Luoghi citati: America, America Latina, Cina, Francoforte, Lucca, Prato, Russia, Sicilia, Singapore