AMERICA i capitalisti di Dio

Testimoniano la loro religiosità con l'attività imprenditoriale, sono il motore segreto della nuova destra Testimoniano la loro religiosità con l'attività imprenditoriale, sono il motore segreto della nuova destra AMERICA / capitalisti d pdi Dio WASHINGTON DAL NOSTRO INVIATO In verità, la parabola accennava soltanto a pani e pesci, ma dai fianchi della Montagna Divina oggi rotolano e si moltiplicano batterie, polli, computer e telefoni. Beati i poveri, insegnava il Maestro. Ma nella nuova Palestina americana del Vangelo rivisitato dal business, il Verbo si è incarnato nei consigli d'amministrazione, nei pacchetti azionari e nei profitti, o almeno così vogliono farci credere i discepoli. Nel mondo degli affari stanno esplodendo le vocazioni laiche e una nuova generazione di «imprenditori di Gesù» scopre il miracolo di un cristianesimo che coniuga la ricchezza con la fede, il business con la Bibbia. E' l'ora del «Christian Capitalist», in America, dell'imprenditore che impugna il Vangelo in una mano e il libro ordini dall'altra per testimoniare la sua fede. Sono spuntati soprattutto nel Sud, in quella cintura della Bibbia che collega Stati come le Carolinas, la Georgia, l'Alabama, il Tennessee e soprattutto il Texas, verso i quali si sta spostando il centro di gravità politico e culturale degli Stati Uniti. Da un garage di Dallas risorge un meccanico squattrinato, tale Norman Miller, che riciclando vecchie batterie d'auto e proclamando il Verbo, crea la più importante fabbrica indipendente di accumulatori, la Interstate. Profitto netto nel 1994: 600 miliardi di lire. A Nashville, la città della country music, Sam Moore, un piazzista di Bibbie «porta a porta» acquista per quattro soldi una piccola casa editrice locale nel 1990 e la trasforma in una delle più grandi produttrici di libri, video e cassette religiosi, rigorosamente ispirati ai Testi Sacri, compreso il primo manuale per l'educazione sessuale «cristiana». Molte api e niente preservativi. Il cielo, grato, lo premia con profitti dopo le tasse di 410 miliardi di lire. In Georgia, la terra di Martin Luther King, Truett Cathy lancia una catena di friggitorie di pollo che chiude la domenica, per santificare la festa, e contrappunta il suono della cassa con inni gospel e salmi diffusi dagli altoparlanti nei suoi locali Tra cantici e coscette fritte, ha creato una catena di seicento ristoranti, capace di fare invidia a McDonald's. Ma la comunicazio ne è la chiave delle società moder ne e ai capitalisti di Cristo non poteva sfuggire questa verità ovvia LifeLine, la prima società telefonica di ispirazione cristiana, è pas sata da 11 mila a 200 mila abbo nati in 20 mesi di esistenza, offrendo «una teleselezione cristia na per utenti cristiani», qualunque cosa ciò significhi. Scritta così, sembrerebbe la so lita, vecchia storia dei «gimmicks» commerciali, delle trovate di mar keting fatte per vendere a panico lari segmenti di pubblico, come i prodotti organici per i patiti di cibi naturali, o le pellicce sintetiche per le clienti animaliste. Ma non lo è. Questa avanzata di imprenditori della Bibbia non è soltanto una marcia astuta dentro l'immenso mercato potenziale del nuovo fondamentalismo religioso americano, un mercato che Wall Street valuta a un trilione di dollari, oltre un milione e mezzo di miliardi di lire, un quinto dell'economia americana. E' il motore segreto, è l'elemosiniere fino a ieri invisibile della grande svolta a destra americana. Una svolta avvenuta appunto nel segno della croce. I miliardari che ho citato, insieme con molti altri, sono gli ispiratori, gli organizzatori, e soprattutto i finanziatori di quella «Maggioranza Silenziosa» che nel 1994 ha alzato la voce per punire Clinton e il suo partito di «lesbiche, anticristi, pederasti e abortisti», come vengono battezzati da loro i democratici. Truett Cathy, quello dei polli fritti, è tra i maggiori finanziatori e consiglieri di Newt Gingrich, il presidente della Camera. Sam Moore, l'ex piazzista di Bibbie, ha versato 4 miliardi nel 1994 soltanto per identificare e aiutare i candidati minori, quelli delle elezioni locali, che meritassero la qualifica di «cristiani». Aggettivo che tradotto in politica si legge nnti-abortisti, anti-femministi, anti-statalisti. Complessivamente, i «Christian Capitalists» hanno versato almeno 40 miliardi nella campagna elettorale del 1994, una sommerta non trascurabile neppure nell'insaziabile tritasoldi della politica elettorale Usa. E quando due università americane, la Cornelle e la Akron, hanno deciso di fare ricerche su quello che i soldi «cristiani» avevano comprato, i risultati hanno stupito anche chi aveva visto arrivare da tempo l'onda del fondamentalismo biblico sulla politica americana. Sui 435 seggi in palio per la Camera dei Rappresentanti, si è osservato che la destra cristiana integralista aveva influenzato direttamente l'esito della competizione elettorale in 120 collegi, più di un quarto. E 30 deputati, quanti ne furono necessari per strappare ai democratici il controllo della Camera, erano stati «gli eletti di Dio», i candidati «cristiani» vincenti. «Abbiamo capito che nessuno salverà la nostra America per noi e che noi dobbiamo scendere in campo per riconquistarla» proclama il profeta delle batterie. E ai miscredenti, ai cinici, a tutti coloro che non capiscono bene quale differenza separi un accumulatore cristiano da uno laico e sentono odore di vernice bianca sui sepolcri dell'ipocrisia, vada questo ammonimento di Philip Zhodiates, uno specialista di «marketing cristiano»: «Siamo soltanto all'inizio. Il Signore è sceso dalla croce». Per vendere batterie e pollo fritto? Vittorio Zucconi Verso la conquista d'un mercato Alle elezioni per la Camera potenziale immenso, pari hanno influenzato l'esito in 120 a un quinto dell'economia Usa collegi, un quarto del totale piraattutMag 1994 Clinbiche, rtisti», loro i quello ori fiNewt a Casta di di nel are e quelli ritas». Agica si mmissivaalists» liardi ameri, hanquello evano stupirivare entaliericala Ca è osna in diretizione di un nti ne are ai la Catti di » vinssuno er noi ere in roclae. E ai i colo quale ulatoentono sepolto amdiates, ng criinizio. e». Per to? cconi Norman Miller. «Christian capitalista da 600 miliardi di lire l'anno