Fashanu l'idolo di «Mai dire gol» di Stefano Mancini

Con i suoi strani gol il centravanti aveva conquistato Teocoli diventando star del programma Fashcmu, l'idolo di «Mai dire gol» La Gialappa's band: ci sentiamo orfani IL GOLEADOR DI ITALIA 1 TEO Teocoli alias Peo Pericoli è inavvicinabile. Non una parola: né con i giornalisti né con gli amici-colleghi della Gialappa's band. La «personcina», quel Fashanu che aveva reso famoso in Italia attraverso «Mai dire gol», è costretta dalla giustizia penale a disertare per un po' i campi da gioco. «Vuole restare solo con il suo dolore», spiega il Gialappa's Marco Santin. Avete provato a contattarlo? «Sì, tutto inutile. Volevamo dargli la triste notizia, ma con ogni probabilità l'ha già ricevuta». Voi l'avete conosciuto. Non vi è mai venuto qualche sospetto? «Una volta ci ha proposto Manchester-Ipswich. Pensavamo che fossero i biglietti, evidentemente no. Scherzi a parte, speriamo tutti che sia una bufala. Per noi resta una persona simpaticissima e gli facciamo i nostri auguri». Il Fashanu calciatore l'abbiamo visto in Italia grazie a «Mai dire gol». Dell'uomo che immagine vi siete fatti? «E' in gamba, molto sveglio. Ha duemila attività oltre al calcio, però non pensavamo che tra queste ci fossero anche le partite truccate. Noi aspettiamo di rivederlo presto in campo». «Mai dire gol» proporrà il consueto amarcord dedicato a chi esce di scena? «Beh, non vorremmo portargli sfiga. Dipenderà un po' dagli eventi della settimana e da come evolverà la vicenda. Per ora non ne so molto: ne discuteremo, il risultato lo vedrete lunedì. Comunque l'amarcord è riservato agli allenatori. Alla "personcina" dovremo dedicare qualcosa di particolare». E' da molto che non ne parlavate. Come mito era forse in declino... «E' bruciato in fretta, come tutte le cose di "Mai dire gol". Ma visto che ci costringe, torniamo sull'argomento. Fashanu è stato peraltro il calciatore straniero di cui abbiamo parla- to di più da quando facciamo la trasmissione. Anni fa gli abbiamo dedicato un servizio in tre puntate realizzato a Lon¬ dra ovviamente da Peo Pericoli. In occasione di Inter-Aston Villa lo abbiamo visto su un campo di gioco italiano, ma non eravamo ancora in onda con il programma». Come è nato il «mito» di John Fashanu? «Avevamo alcuni filmati di calcio internazionale con questo centravanti enorme che segnava gol strani. Pericoli ha subito provato un'ammirazione e un amore sinceri per lui. Poi lo stesso Fashanu ha saputo da Gascoigne che in Italia si parlava di lui. Abbiamo dovuto mandargli una cassetta di "Mai dire gol" perché non ci credeva. A quel punto ha voluto incontrarci». La vicenda vi ha sconvolti? «Sì, soprattutto pensando a Pericoli. Come l'avrà presa?». Stefano Mancini Sopra, Teo Teocoli alias Peo Pericoli nel programma «Mai dire gol». Nella foto grande il portiere Bruce Grobbelaar In alto il centravanti John Fashanu

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