Algeri nona vittima italiana

Ancora raid degli ultra islamici contro le donne: quattro morti Ancora raid degli ultra islamici contro le donne: quattro morti Algeri, nona vittima italiana Tecnico rapito 8 mesi fa e ucciso ALGERI. Era stato rapito il luglio scorso a Ghardaia, seicento chilometri da Algeri e da allora non si erano più avute sue notizie. Ieri l'annuncio delle autorità algerine: Ferruccio Franchini, il capocantiere di 49 anni, originario di Verona, era stato ucciso subito dopo la sua scomparsa. Nel darne la notizia all'ambasciata d'Italia ad Algeri, le autorità hanno detto che il cadavere del tecnico (probabilmente occultato nella zona desertica attorno a Ghardaia) non è stato ritrovato. Per il rapimento e l'uccisione di Franchini sono state arrestate quattro persone. L'auto del rapito era stata ritrovata abbandonata il 3 luglio scorso a Oued Kebsh, una località a metà strada tra Ghardaia e il vicino centro petrolifero di Hassi-R'Mel, dove il tecnico italiano lavorava per conto della «Bentini», un'impresa di costruzioni di Faenza. Nonostante le ricerche subito avviate dalle forze di sicurezza algerine, da allora non si erano più avute notizie di Franchini e con il passare del tempo era cresciuto l'allarme per la sorte del tecnico italiano. Con la conferma ufficiale della sua uccisione, salgono a nove le vittime italiane dell'ondata di violenza in Algeria: il 7 luglio '94, sette marinai erano stati sgozzati a bordo del mercantile «Lucina» nel porto di Djendjen, mentre il 18 ottobre l'ingegnere Mauro Dell'Angelo era stato ugualmente sgozzato a Khenchela. La campagna lanciata dagli estremisti algerini per ottenere la scarcerazione delle simpatizzanti del movimento continua a mietere vittime fra le donne. Ieri ne sono state assassinate tre, tutte di Reghaia, una località a Est della capitale. Insieme a una delle donne è stato ucciso anche il marito. Dopo i giornalisti, gli intellettuali, gli uomini delle forze dell'ordine e gli stranieri, gli estremisti algerini hanno inserito fra i loro obiettivi le donne, in modo particolare le mogli dei militari e degli agenti di polizia, ma anche le studentesse. I servizi segreti algerini hanno precisato che Halima Toumi (29 anni) e Hafida Boguera (25 anni), entrambe disoccupate, ieri sono state uccise a colpi d'arma da fuoco da «terroristi» che, intorno alle 3 hanno fatto irruzione nell'abitazione di una delle due donne. Le stesse fonti hanno inoltre precisato che anche le altre due vittime, Hocine Mahfoud (45 anni, disoccupato) e la moglie Zineb (39 anni), sono state uccise a colpi d'arma da fuoco all'interno della loro casa. Sempre a Reghaia, all'alba di domenica, erano state ammazzate due sorelle, Karima e Amel Guedjali (21 e 18 anni, la minore fidanzata a un poliziotto). Due giorni fa un commando aveva sgozzato prelevandola da scuola la studentessa Fatima Ghodbane, di 15 anni. Mentre nella provincia di Blida, un'altra donna, Yamina Amrani (26 anni, incinta), era stata uccisa sabato sera. Attentato, invece, per il presidente della federazione calcistica algerina, Lardi Brik, in carica da appena una settimana: l'uomo è rimasto gravemente ferito. Ne ha dato notizia ieri il quotidiano algerino La Tribune, precisando che Brik, in viaggio domenica da Ain Berda, sua città natale, a Orano, è stato costretto a fermare la sua automobile davanti ad una barricata innalzata dai terroristi in mezzo alla strada. Appena sceso, Brik è stato colpito da numerosi proiettili al collo e alla spalla. Nonostante la gravità delle condizioni, i medici confidano di poterlo salvare. Brik era stato nominato presidente della federcalcio algerina qualche settimana dopo l'assassinio del suo predecessore, Rachid Harraigue, ucciso il 21 gennaio scorso nel pieno centro di Algeri. E in ottobre, a Borj Menaiel, 40 chilometri ad Est della capitale algerina, era caduto sotto i colpi degli integralisti islamici anche Ali Tahanouti, presidente del club calcistico «Sporting youth». Minacce invece di morte ai diplomatici algerini a Londra se l'ambasciata non cesserà la pubblicazione di un bollettino d'informazione. La lettera è pervenuta alla sede della missione diplomatica algerina a Londra: in inglese, firmata da Abu Omar a nome «della comunità algerina in Europa», intima la sospensione della diffusione di Algeria News, distribuita alle ambasciate, agli uomini d'affari e agli studenti. Lo ha scritto ieri il quotidiano arabo Al Hayat. [e. st.] Il veronese Ferruccio Franchini lavorava per un'impresa di costruzioni di Faenza La sua auto era stata trovata abbandonata Algeri: il palazzo dove abitavano le famiglie dei poliziotti distrutto da una bomba