Ppi il «ribaltone» dei probiviri di F. Mar.
Accolto il ricorso: annullato il voto anti-Buttiglione del Consiglio nazionale Accolto il ricorso: annullato il voto anti-Buttiglione del Consiglio nazionale Ppi, il «ribaltone» dei probiviri La sinistra: e noi eleggiamo un nuovo segretario ROMA. Dalle nove del mattino alle 10 di sera si sono «accapigliati» a colpi di cavilli in un salone tutto stucchi di palazzo Doria Pamphili e finalmente, sul far della notte, i probiviri popolari hanno emesso una sentenza che fa il «ribaltone» nel Ppi: il consiglio nazionale di sabato scorso che aveva sfiduciato Buttiglione non era valido, perché e stato impedito di votare a tre consiglieri, che sebbene inquisiti, avevano diritto al voto. Lo ha deciso a maggioranza (5 sì al ricorso, 3 no e un astenuto) il collegio dei probiviri al termine di una seduta battagliatissima. E Rocco Buttiglione che per tutto il giorno ha atteso la sentenza nel chiuso del suo studio e poi nella sua casa in via delle Tre Madonne, ha lasciato filtrare la sua felicità in un co¬ municato della «segreteria politica», ma che è stato scritto da lui stesso. La segreteria (cioè Buttiglione) «prende atto con soddisfazione della decisione dei probiviri che ripristina la legalità statutaria». Una sentenza destinata a rendere irriconciliabile il contrasto tra le due ali del partito, tanto è vero che ieri sera, una lunga ora di silenzio, i nemici di Buttiglione facevano sapere che domani procederanno all'elezione di un nuovo segretario. Dice Leopoldo Elia: «Non c'è dubbio che il consiglio nazionale procederà all'elezione del nuovo segretario per assicurare al partito, secondo lo statuto, la continuità della conduzione politica tra l'altro in un periodo di preparazione elettorale». Ma per i nemici di Buttiglione la sentenza dei probiviri, per quanto attesa, per quanto esorcizzata («non avrà alcun valore», diceva in mattinata Sergio Mattarella) è un colpo durissimo. Anzitutto perché il candidato alla «successione» di Buttiglione, il tentennante Franco Marini, incerto due giorni fa, ieri sera lo era ancora di più, al punto da aver detto chiaro e tondo alla sinistra: «Su di me non contate». Ma la sentenza dei probiviri è una boccata d'ossigeno soprattutto per Buttiglione perché consente al segretario «destituito» di uscire dalla situazione di grande imbarazzo nella quale si era cacciato. Oggi Buttiglione farà la tante volte annunciata conferenza stampa durante la quale farà conoscere le sue prossime mosse. A gran parte delle quali ha lavorato nelle ultime 48 ore, mentre la sinistra lo bombardava con ogni sorta di accuse. «Se la decisione dei probiviri mi sarà favorevole io non mi dimetto - aveva spiegato Buttiglione ai suoi amici - e se anche la battaglia in tribunale ci darà ragione, già dalle prossime regionali potremo stringere accordi con il Polo». Di questo progetto il segretario del Ppi ha parlato con i capi del Ccd Pierferdinando Casini e Clemente Mastella e con Alberto Michelini, che rivela il progetto al quale si sta lavorando: «Potrebbe nascere una federazione tra le forze cattoliche aderenti al Polo: noi cattolici liberali, il Ccd e i popolari di Buttiglione e Formigoni», una federazione che ha già un nome provvisorio: Centro popolare. [f. mar.]
Luoghi citati: Roma
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