Il mare inghiotte vite

Il mare inghiaile 8 vite Il mare inghiaile 8 vite Affonda al largo una nave greca ODISSEA UWL CANALE ICATANIA L Mayday è arrivato alle sale operative poco prima di mezzogiorno. La Pelhunter, un cargo greco con quattordici uomini di equipaggio, stava affondando in pieno canale di Sicilia, travolto da una terribile tempesta. I soccorsi sono scattati subito ma la zona del naufragio, circa 140 miglia a sud est del golfo di Catania, per tutto il giorno e stata battuta da onde altissime che ha reso quasi impossibile ogni tentativo di avvicinamento. Tuttavia, i soccorritori hanno fatto miracoli e a sera erano riusciti a recuperare due naufraghi ancora in vita. Altri quattro, avvistati ancora vivi su una zattera, sono stati recuperati da altre navi che sono arrivate in zona. Purtroppo, per altri quattro marittimi della Pelhunter non c'era più nulla da fare. Sono stati visti a bordo di un battello pneumatico, ma non davano segnali di vita. Altri quattro sono ancora dispersi, e le possibilità di trovarli ancora in vita, viste le condizioni del mare, sono quasi nulle. Stando alle prime, frammentarie notizie, l'equipaggio era tutto di nazionalità greca. Ma non si esclude che a bordo potessero esservi anche marinai di altri Paesi. E' stato un CI30 dell'aviazione statunitense, di stanza a Sigonella, ad avvistare per primo il relitto della Pelhunter, un mercantile che trasportava da Valencia, in Spagna, in Grecia materiale edile. Da bordo del velivolo, sono state date le indicazioni alle navi che incro- davano nella zona per avvicinarsi al luogo del disastro; ma le prime imbarcazioni sono potute arrivare solo a tarda sera. Anche da Maristaeli, la base catanese della Marina militare, e dall'aeroporto militare di Fontana rossa, si sono alzati in volo alcuni elicotteri di Marina e Aeronautica che si sono diretti \ verso la Pelhunter. Sono stati proprio questi due velivoli a recuperare due dei marinai ancora in vita. Dal porto di Catania, nel primo pomeriggio è partito un rimorchiatore che, condizioni del mare permettendo, avrebbe dovuto raggiungere la zona non prima dell'alba. La nave, secondo quanto hanno detto i piloti americani del C130, risulta quasi del tutto affondata ma è ancora visibile. In zona, oltre alle otto navi che vi stanno convergendo o che sono già arrivate, sta facendo rotta anche una nave rifornitrice della Us Navy che a bordo ha anche un elicottero. I due marinai recuperati dagli elicotteri sono stati portati a Catania. Uno si trova ricoverato in un ospedale cittadino, l'altro nel centro sanitario della base militare di Sigonella. Sono infreddoliti e sotto shock, ma sembra che le loro condizioni non siano gravi. Non sono ancora riusciti a raccontare cosa è accaduto a bordo della Pelhunter quando è scattata l'emergenza. Ufficialmente nessuno, né dalla sala operativa delle Capitanerie di porto, a Roma, né dai vari centri di soccorso in Sicilia, fa ipotesi sulle cause del naufragio. Tuttavia, sono proprio le pessime condizioni del mare a far pensare ad un affondamento dovuto ad uno spostamento repentino del carico. Le operazioni di soccorso, nonostante le condizioni del mare, la pioggia e l'oscurità, sono proseguite per tutta la notte, anche con l'ausilio di fari e cellule fotoelettriche, accese dalle navi che si sono avvicinate al relitto della Pelhunter. Ma dei quattro marinai ancora dispersi, fino a tarda sera non c'era ancora alcuna notizia. Fabio Albanese C'erano 14 uomini sulla Pelhunter Sei sono stati salvati Tre risultano ancora dispersi

Persone citate: Fabio Albanese, Fontana, Valencia

Luoghi citati: Catania, Grecia, Roma, Sicilia, Spagna