«Il ppi è mio» e scoppia la rissa

^1 Buttiglione non riconosce il voto e silura Marini. Bianchi: è destituito. Berlusconi: dividetevi «Il ppi è mio» e scoppia la rissa La lira a picco, primo «sì» sulle pensioni ROMA. Tempesta nel Partito popolare dopo il voto che ha spaccato il consiglio nazionale mettendo Buttiglione in minoranza per tre soli «no» al suo documento. Il filosofo, ieri, ha detto chiaramente che non intende riconoscere questo risultato, poiché su esso «c'è un intricato caso giuridico». Ha subito silurato tre oppositori, Franco Marini, Luca Borgomeo e Giuseppe Gargara. Per il presidente del partito Giovanni Bianchi invece Buttiglione non è più segretario. Netto l'invito di Silvio Berlusconi: «In voi ci sono due anime, dividetevi». Intanto, il mercato monetario punisce ancora una volta duramente la lira, che ieri ha sfondato quota 1200. Una sola buona notizia è giunta in serata da Palazzo Chigi dove governo e sindacati hanno raggiunto una prima intesa su un principio-guida della riforma delle pensioni: la separazione dei conti e delle gestioni tra previdenza ed assistenza. Cerniti, Fossi, Martini e Mei ALLE PAG. 2,3,4,5,6 E 7

Persone citate: Berlusconi, Buttiglione, Franco Marini, Giovanni Bianchi, Giuseppe Gargara, Luca Borgomeo, Mei, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Roma